La sostenibilità nel mondo viti-vinicolo Trentino è realtà, infatti il percorso iniziato nel 2015 si è concluso portando alla certificazione SQNPI, risultando il Trentino il primo territorio viticolo completamente certificato. Infatti a livello nazionale oltre 3000 aziende sono certificate, ma solo il Trentino ha aderito in toto creando un sistema territoriale.
Il focus, tenutosi ieri a Trento, ha voluto proprio concentrarsi sul processo che ha reso il vino Trentino certificato dal Sistema di qualità nazionale di produzione integrata, la cosiddetta “ape maia” dal tipico logo che contraddistingue la produzione integrata volontaria certificata dal Ministero dell’agricoltura. La serata è stata l’occasione per spiegare le scelte strategiche operate dal sistema viti-vinicolo provinciale per portare a compimento il suo progetto di territorio e illustrare le motivazioni che hanno portato il Consorzio prima a collaborare con l’Istituto Superiore della Sanità e poi a scegliere la strada della certificazione nazionale del SQNPI.
“Le scelte devono essere fatte su basi scientifiche e non dettate dalle emozioni – ha spiegato Herbert Dorfmann (Parlamento Europeo) – per questo stiamo spingendo sulla ricerca e, per aiutare l’agricoltore, sulla sburocratizzazione. Con l’obiettivo finale della sostenibilità, raggiungibile anche attraverso un impiego oculato dei prodotti fitosanitari e un ampliamento del patrimonio genetico a disposizione del viticoltore”.
Soddisfazione da parte di Bruno Lutterotti, Presidente del Consorzio vini del Trentino, che evidenzia l’importante traguardo raggiunto e sottolinea come sia un punto di partenza per continuare nel virtuoso percorso intrapreso. “Prima realtà territoriale che ha ottenuto la certificazione SQNPI”.
“Per la buona riuscita dell’innovativo progetto – ha evidenziato Giuseppe Ciotti del Mipaaf – è stato fondamentale un confronto tra il Consorzio, CSQA (l’organo di controllo) e il Ministero dell’agricoltura“.
Si è partiti dalla certificazione dell’uva da vino nel 2016, ma nel 2017 le aziende agricole che entrano nel sistema saranno oltre 6.000 e sarà attivato anche il gruppo di lavoro per la certificazione del vino”.
“La sostenibilità al centro della viticoltura trentina. Un messaggio univoco che vuole mettere al centro l’agricoltore, il consumatore e il territorio” – ha concluso Graziano Molon, direttore del Consorzio.
[COMUNICATO STAMPA – CONSORZIO VINI DEL TRENTINO 7 APRILE 2017]
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Dunque fatemi capire: ieri esce la notizia che il trentino decide di consentire l'uso di una sostanza sospettata di provocare il cancro e oggi la notizia che il trentino è la casa dell'ape maia e che più pulito di così non si può. Ma allora ditecelo che ci prendete per il culo. Dite: cari consumatori vi prendiamo per il culo perchè siete dei fessi. Ma forse proprio fessi non siamo e ogni tanto ci informiamo.
Vergogna!
#neonicotinoidialbando #apifelici #mielepertutti