Un amico mi gira la foto: Andrea Panichi e il grande Salvatore Maule, Istituzione dell’Istituto di San Michele, abbracciati sotto l’espositore delle bottiglie vincitrici del Primo Concorso Nazionale Vini del Territorio che i due simpatici e spaiatissimi esperti hanno faticosamente organizzato: tanti Teroldego Rotaliano a confronto – finalmente – con un corollario didattico che quest’anno ha preso in esame il Lagrein dell’Alto Adige e quello trentino. Si è trattato della seconda edizione, in realtà, dopo l’esperimento della rassegna dello scorso anno. Una bella gara mi dice chi ha partecipato alla giuria, con tutti i crismi dell’ufficialità finalmente. Una gruppone di giudici formato da senatori più o meno pensionati del giornalismo e dell’enologia della regione, qualche bravo guidaiolo e i ragazzi del corso di enologia. 55 i Teroldego in gara su varie annate dove si sono spartiti le posizioni di vertice più o meno equamente i Golia del vino trentino (Nos di Mezzacorona e Clesurae della Cantina Rotaliana) e i piccoli Davide incarnati dagli arrembanti Teroldego Boys (Fedrizzi De Vescovi Ulbach, Dorigati) bene bravi plus. Poi butto un’occhiata alla foto ufficiale e a quelle non ufficiali degli amici di Facebook scattate durante la premiazione avvenuta allo stand della Fem al Vinitaly. Ci sono tutti, ma proprio tutti i dirigenti, direttori, presidenti e onorevoli a contendersi il palco con i premiati come si deve ad una vera manifestazione di successo Italiana. Tutti tranne Maule e il suo socio. Dimenticati? Timidezza? Disprezzo per le fatue luci della ribalta? Hanno perso il treno? Non c’era più spazio sul palco? Chissà? La foto mi assicurano però non è un fake. Nei paraggi della premiazione i due evidentemente c’erano. Un vero mistero. Trentino.
Il 95 % dei vini italiani non mi piace o mi annoia. Quindi, dopo quasi due decenni di frequentazione attraverso tutte le guide, manifestazioni, giurie, eventi e pinzillacchere varie, ho deciso di rottamarli. Più o meno.
Sono cose che capitano in Trentino, ci si dimentica sempre dei migliori. Forse si teme possano fare ombra. Per esempio, gli amici mi raccontanto che nessun politico e politicante trentino (dallapiccola, rossi…e altri che hanno razzolato a Verona in questi giorni) ha fatto una puntatina allo stand della più bella sociale del Trentino.. La Produttori di Toblino. Ma è solo un esempio che fa il paio con i volti cassati di Maule e Panichi. Oscurantismo alla trentina.