Che io sono innamorato dei rosati ormai è risaputo. Questa è la prima volta che però ne degusto uno anforato, altra mia passione.
Vinificato in terracotta e prodotto in edizione limitata (solo 1.300 bottiglie), Troccolone 2015 Orcia Sangiovese Doc è l’ultima espressione della viticoltura di Marco Capitoni, tenace produttore di Pienza. Dopo “Capitoni” e “Frasi” ecco “Troccolone”, sostantivo dialettale con cui veniva chiamato il commerciante che frequentava i poderi della Val d’Orcia, portando generi alimentari oppure piccoli utensili.
«Nato dalla volontà di valorizzare le uve provenienti da una singola porzione di vigneto che, vinificate separatamente ormai da diversi anni, ci davano sempre un vino particolarmente interessante per ricchezza di profumi e freschezza, così abbiamo deciso di dare vita a Troccolone», mi spiega Marco. L’idea Troccolone è nata nel 2011, ma solo nel 2015 questo vino vede la la decisione è stata quella di utilizzare due giare in terracotta da 5 hl costruite con terra dell’Impruneta, realizzate manualmente con la tecnica denominata “a colombino”.
Dopo sei mesi di presenza del vino nelle giare, conservate grazie ad uno speciale sistema di chiusura dell’anfora in acciaio inox che consente di isolare completamente il vino dall’ossigeno, si conclude il processo con l’affinamento in bottiglia. Ed ecco un vino da servire fresco, profumato e facile da bere, da accompagnare con i tradizionali piatti toscani, come la panzanella. L’anfora dona un tocco veramente particolare e felice al prodotto.
Quando si apre una bottiglia di Marco Capitoni, è possibile assaporare un vino che nasce dalla passione e dal lavoro di una voglia di migliorare sempre alla ricerca della qualità, sempre un piacere venire a degustare i tuoi vini Marco Capitoni!
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige
Lo ho assaggiato anch'io: buonissimo e profumatissimo ! Grazie Marco Capitoni per questo gioiello d'Orcia.