“LA MONTAGNA PRESA IN GIRO”, GIUSEPPE MAZZOTTI: PRESENTAZIONE DELLA NUOVA RISTAMPA, A CURA DI MONTURA EDITING E CON LA PREFAZIONE DI MAURO CORONA, MERCOLEDI’ 3 MAGGIO AL TRENTOFILMFESTIVAL
Tappa trentina per la XXXV edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, che presenterà alle 17.30 nella sede del Sosat (Sezione operaia della Società alpinisti tridentini) la nuova veste del libro scritto nel 1931 dal poliedrico intellettuale trevigiano e divenuto presto una sorta di galateo dell’ambiente alpino.

All’appuntamento saranno presenti lo scrittore Mauro Corona, il presidente della rassegna cinematografica Roberto De Martin e la figlia di Giuseppe Mazzotti, Anna Mazzotti.

Il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, prestigioso concorso “per libri di montagna, alpinismo, esplorazione – viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie sulla civiltà veneta” dedicato alla figura e all’opera di Giuseppe Mazzotti, eclettico intellettuale trevigiano (scrittore, alpinista, gastronomo, salvatore delle ville venete, per lunghi anni consigliere del Touring Club Italiano), celebra la XXXV edizione 2017 con la ristampa anastatica di un celebre libro che Mazzotti scrisse nel 1931, “La montagna presa in giro”, che sarà presentata mercoledì 3 maggio alle 17.30 alla sede del Sosat – Sezione operaia della Società alpinisti tridentini, in via Malpaga 17 a Trento, nell’ambito del TrentoFilmFestival.

La riedizione, a cura di Montura Editing, sponsor del Premio, contiene la prefazione dello scrittore, alpinista e scultore ligneo Mauro Corona, che sarà presente all’incontro e illustrerà assieme a Roberto De Martin, presidente del TrentoFilmFestival, l’iniziativa. Interverranno inoltre Anna Mazzotti, figlia di Giuseppe Mazzotti, Antonio Beltrame, segretario del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, e Marco Tonon, presidente della Fondazione Giuseppe Mazzotti.

Giuseppe Mazzotti, personalità, tra le più significative della cultura contemporanea veneta e di montagna in particolare, scrisse “La montagna presa in giro” a ventiquattro anni e il libro divenne immediatamente una sorta di galateo dell’ambiente alpino ottenendo nel giro di soli quattordici anni quattro edizioni.
Nella prima parte, denominata “Il galateo dell’amante della montagna” e subito sposata da tutti gli appassionati, l’autore denuncia profeticamente la mercificazione dei luoghi alpini, la nascita dei mostri turistici, lo smembramento della natura per l’accoglienza delle orde vacanziere.
La seconda parte, dedicata all’alpinismo acrobatico, fu meno apprezzata perché criticava apertamente le nuove tecniche di arrampicata artificiale.
Si tratta di un libro simpatico, che si legge piacevolmente, nonostante la profondità del contenuto, accompagnato dalle immagini di Sante Cancian, caricature degne dei migliori autori contemporanei.

“E devo dire – scrive Mauro Corona nella prefazione – che, dopo tanti anni, questo libretto diventa più attuale di allora, quando nacque. Mai, infatti, la montagna è stata presa in giro come ai giorni nostri. Ed è una presa in giro molto più cinica e sprezzante che non quella dei tempi remoti descritta da Mazzotti. Oggi la montagna è rovinata, inquinata, sbudellata, sfruttata, spremuta come un limone. E la presa in giro vergognosa e vile sta nel fatto piuttosto subdolo, che la politica strombazza avere in cura la montagna. Balle! Beati i tempi del grande Mazzotti, dove la presa in giro si limitava ai ridicoli, a volte patetici, paradossali comportamenti dei bipedi sui monti”.

Perché leggere, ancora oggi, il libro di Giuseppe Mazzotti? Corona non ha dubbi: “Leggere il libro di Bepi Mazzotti onde evitare quelle situazioni che lui prende in giro. Al puro scopo di non diventare ridicoli. Perché, in queste pagine, non è la montagna ad essere presa in giro bensì coloro che la frequentano”.

La partecipazione è libera e gratuita.

Per informazioni, Segreteria del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”: tel. 0422 855609 – fax 0422 802070; e-mail message@premiomazzotti.it; www.premiomazzotti.it