Un lungo weekend per valorizzare le eccellenze enologiche trentine, non solo a Palazzo Roccabruna e nelle cantine aderenti a Cantine Aperte, ma anche in numerosi bar e ristoranti di tutto il territorio della Strada dei Vino e dei Sapori del Trentino, dal Lago di Garda alla Valle di Cembra, dalla Piana Rotaliana alla Valsugana, dalla Valle dei Laghi all’Alpe Cimbra, passando per la città di Trento.
Trento, 25 maggio 2017 – In contemporanea con la 80° Mostra Vini del Trentino, in programma da giovedì 25 a domenica 28 maggio a Trento, e in abbinata a Cantine Aperte, in programma sabato 27 e domenica 28 maggio in 18 cantine del Trentino-Alto Adige, la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino propone una speciale rassegna gastronomica, denominata “Mostra Vini del Trentino…tra calici & forchette“, con 22 iniziative su tutto il territorio tra aperitivi e menù a tema per un coinvolgimento totale di circa 80 soci, tra ristoranti, cantine e produttori gastronomici.
Tre le proposte aperitivo a Trento: il Bar Pasi con i vini di Opera Vitivinicola in Valdicembra abbinati prodotti di Panificio Sosi; Dolcemente Marzari con i vini di Ferrari F.lli Lunelli abbinati a prodotti di Azienda Agricola Il Leprotto Bisestile e di Azienda Agricola Troticoltura Armanini e Scrigno del Duomo con i vini di Cavit abbinati a prodotti ittici Trota Oro.
Spostandosi fuori città, Locanda 2 Camini di Baselga di Pinè propone i vini di Maso Poli con i prodotti caseari di Azienda Agricola Le Mandre e di Macelleria Sighel; Maso Franch a Giovo i vini di Cantina La Vis e Valle di Cembra con i prodotti di ASTRO – Associazione Troticoltori del Trentino e di Macelleria Zanotelli; Moja Ristorante a Rovereto i vini dell’Azienda Agricola del Revì con i prodotti di Macelleria Zenatti e Panificio Moderno e Pasticceria Marzari di Vigolo Vattaro i vini di Villa Corniole con i prodotti di Azienda Agricola Il Leprotto Bisestile.
Alcuni ristoranti, inoltre, inseriranno nella propria carta proposte menù ad hoc, sempre in abbinamento a specifiche aziende vinicole: Osteria Ca’ dei Giosi di Covelo di Vallelaghi con i vini di Cantine Mezzacorona-Rotari e i prodotti di Salumeria Belli; Hosteria Toblino di Sarche di Madruzzo con i vini di Cantina Toblino e i prodotti gastronomici di Brenta Salumi; Ristorante Alfio di Dro con i vini di Cantina d’Isera e i prodotti di Frantoio Agraria Riva del Garda; Ristorante tipico La Casina di Drena con i vini di Cantina Sociale Trento e i prodotti di Azienda Agricola “La Quadra” e Apicoltura Trentina Valle di Cavedine; L’Ora – Ristorante Pizzeria di Riva del Garda con i vini di Cantina Agraria Riva del Garda e i prodotti di Azienda Agricola Troticoltura Armanini e Macelleria Bertoldi Azienda Agricola; Locanda delle Tre Chiavi di Isera con i vini di Azienda Agricola Gricoletti e i prodotti OlioCRU e Agri ’90; Ristorante Antica Gardumo di Ronzo Chienis con i vini di Azienda Agricola Biologica Agriturismo Vallarom e i prodotti di Molino Pellegrini e Apicoltura Girardelli; Lusernarhof – Ristorante&Street Food di Luserna con i vini della Fondazione Edmund Mach e i prodotti di Caseificio degli Altipiani e del Vezzena e Crucolo; Ristorante da Pino di Grumo di San Michele all’Adige con i vini di Cantina Endrizzi e i prodotti di Carni e salumi Troier e Caseificio Sociale di Sabbionara.
Proposte menù anche nella città di Trento: presso Niky’s Vintage con i vini di Cantina Roverè della Luna Aichholz e i prodotti di Panificio Pasticceria Tecchiolli; presso l’Osteria a “Le due spade” con i vini di Cantina Mori Colli Zugna e i prodotti di Latte Trento; presso Ristorante al Vo’ con i vini di Azienda Agricola Zanini Luigi e i prodotti di Associazione per la tutela e la valorizzazione della farina della Valsugana e Cà dei Baghi; presso Ristorante Old Bar & Food con i vini di Bolognani Azienda Vinicola e i prodotti di Macelleria Massimo Cis e La Trentina e presso Scrigno del Duomo con i vini Cavit e i prodotti di Trota Oro.
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È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.