Per la ristrutturazione e riconversione dei propri vigneti, i viticoltori trentini potranno contare su circa 1.400.000 euro di finanziamento comunitario nell’ambito dell’OCM (Organizzazione Comune dei Mercati agricoli) vino. Con una delibera firmata dall’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola, la Giunta provinciale ha provveduto oggi ad approvare e adottare il “Piano provinciale per la ristrutturazione e riconversione viticola” per la prossima campagna viticola 2017/2018.
Il sostegno, finalizzato ad aumentare la competitività dei produttori di vino attraverso l’adeguamento delle strutture viticole e della composizione ampelografica dei vigneti ai nuovi orientamenti dei consumi, è previsto dal Programma nazionale di sostegno (PNS) per la viticoltura, per il quale il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) ha recentemente provveduto, con apposito decreto, a ripartire tra le regioni la dotazione finanziaria OCM.
Con la delibera di oggi, la Giunta ha appunto dato attuazione alle norme relative ai programmi nazionali di sostegno nel settore vino, definendo nel bando (il termine entro il quale presentare le domande non è stato ancora fissato da Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura) i criteri di ammissibilità e le priorità delle domande di sostegno.
L’erogazione del contributo avverrà sulla base di un prezziario provinciale (allegato alla delibera) riportante i costi d’impianto medi ad ettaro di alcune tipologie di vigneti tipi per il Trentino.

È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Cristallo Swarovski..?
Pensavo conversione al biologico,invece no…..
trasformare le pergole in spalliere, che gelano più bene.