Si vede bene solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi
Antoine de Saint-Exupéry
Ballistarius 1997 Letrari Igt Vgneti delle Dolomiti ed imbottigliato all’origine da Maso Lodron, 12,5% vol.
Il 1997 è la prima annata di questo vino prodotto pochi esemplari. È ottenuto da uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Lagrein coniugando il classico bordolese con la vocazione Trentina… e pensare che qualcuno sostiene che in questa zona e da queste uve non si può ottenere nulla di buono! Sentori riconducibili a confettura scura di prugna, ribes e sciroppo di tamarindo; a margine una sottile ma netta percezione speziata di pepe, rabarbaro ed evidente finale di liquirizia a schiaffi! Ancora si percepisce il carrubo, la foglia di tabacco, note all’apertura di catrame. Durante tutta la degustazione non abbandona mai la netta sensazione di china corroborante e mai doma. Sorso simmetrico e gratificante, tannino di nobile fattura e lunghe note riscontrate al naso che ritornano preziose alla bocca.
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige
Almeno azzeccare il nome del vino…
ha ragione Franco, inserendo il post ho sbagliato il nome del vino (Ballistarius) e chiedo scusa alla famiglia Letrari e ai lettori e naturalmente ringraziamo lei che lo ha fatto notare!