Alle Vigiliane sarà possibile ubriacarsi con la birra, ma a Trento, che aderisce all’Associazione Nazionale delle Città del Vino, non sarà possibile avvicinarsi al vino. Il più grande vigneto del Trentino (1011 ettari) è bandito dalla sagra popolare che magnifica i tempi del Principato Vescovile, quando le cantine del Castello alimentavano la fontana vinaria e in Duomo il vescovo distribuiva pane e vino alla plebe trentina. #seguirabrindisi
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Pazzesco.
Ridicolo.
ilsindaco budino……è splendido…eh….
avevano limitato le zattere a 8, poi davanti alla rivolta le hanno riammesse. Avevano abolito la sfilata dei gruppi storici, poi dopo la rivolta l'hanno riabilitata. Avevano vietato l'alcol oltre 1 5 gradi, poi l'hanno revocata. speriamo che adesso chiedano scusa e ammettano l'errore di aver eletto questo sindaco budino
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Alessandro Sbarbada…. il divieto.è sparito..nottetempo…hai ragione..tu…questa è proprio la Tela di Penelope…e non è una Penelope che va alla guerra….
ma quindi per curiosità Gigi Zoppello e Nero Nereo Pederzolli ieri il divieto se lo sono inventato i giornalisti o stamattina hanno fatto un passo indietro Andreatta&Stanchina?
Sembra abbiano revocato il divieto. Ildolomiti.it
dove….che non lo vedo?
Trapocosulsito
Dunque vieteranno allo stesso modo il vino all'adunata degli Alpini 2018 immagino..
è il segno di una politica senza bussola…al limite della schizofrenia o forse già molto più in là.
La birra si, il vino no. Amizi
Che tristezza!!!
Mi confermano, il coordinatore regionale dell'Associazione Città del Vino, che l'assessore Roberto Stanchina è membro del coordinamento regionale. Ora ci attendiamo da lui almeno un moto di dissociazione.
Ecc o bravo Nereo Pederzolli .nemmeno filologicamente corretti
Pensare che il principe vescovo a suo tempo collegava le cantine del castello con una fontana vinaria. E in duomo dava pane e vino. Usanza riproposta da me nel 1988 e praticamente…scomparsa
È pura schizofrenia opportunistica di un ceto politico senza bussola e senza valori di riferimento
Io e Enrico Baraldi la chiamiamo "politica di Penelope".
L'ossessione sicuritaria e l'ansia salutista combinate producono queste misure depravate e schizofreniche. Con una mano si finanzia e talvolta anche a sproposito la filiera del vino e con l'altra si firmano decreti proibizionisti come questo. Fra l altro,ripeto, la Città di Trento fa parte dell'Associazione Nazionale delle Città del Vino. E un suo assessore compare ancora, Se non sbaglio ma verificherò, nel coordinamento regionale. Siccome in questa associazione ho un ruolo onorifico chiederò almeno che Trento venga sospesa dall associazione.
Colpi di genio ahahahah
io penso che sia il caso di organizzarci come produttori a portare in degustazione i nostri prodotti per dar contro a qualche politico coniglio vche non è in grado di divertirsi e tenere le cose sotto controllo come fanno in tutto il resto del mondo!!!! GRAZIE POLITICI per promuovere il nostro territorio e le nostre specialità….siete dei geni! W la birra a bon mercà alora!