CANTINE MONFORT, GAIERHOF, AZIENDA AGRICOLA BELLAVEDER E CANTINA PRODUTTORI VALLE ISARCO CONQUISTANO LE MEDAGLIE D’ORO DEL 14° CONCORSO INTERNAZIONALE VINI MÜLLER THURGAU
Le quattro etichette premiate, tre trentine e una altoatesina, hanno ottenuto punteggi superiori a 85. Seguono 16 Medaglie d’Argento per i vini da 83 punti in su
Cembra di Cembra Lisignago (TN), 1 luglio 2017 – Si è svolta ieri sera, venerdì 30 giugno, all’interno della 30° edizione della manifestazione Müller Thurgau: Vino di Montagna – promossa nell’ambito del coordinamento delle manifestazioni enologiche provinciali dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – la premiazione del 14° Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau. Rispetto alle 68 etichette in gara, 4 hanno ricevuto la Medaglia d’Oro e 16 la Medaglia d’Argento.
A conquistare l’oro, il Müller Thurgau Casata Monfort Trentino DOC 2016 di Cantine Monfort, il Müller Thurgau Trentino DOC 2016 di Gaierhof, il Müller Thurgau San Lorenz Trentino DOC 2016 di Azienda Agricola Bellaveder e il Müller Thurgau Aristos Alto Adige Valle Isarco DOC 2016 di Cantina Produttori Valle Isarco.
Seguono le Medaglie d’Argento, conquistate da 8 etichette trentine (Trentino Müller Thurgau dei 700 Trentino DOC 2016 di Gaierhof; Müller Thurgau Trentino DOC 2016 di Fondazione Mach; Castel Firmian Müller Thurgau Trentino DOC Superiore Valle di Cembra 2016 di Cantine Mezzacorona; Müller Thurgau Vigneti delle Dolomiti IGT 2016 di Azienda Agricola Francesco Moser; Müller Thurgau Cantina di Montagna Trentino DOC 2016 di Cembra cantina di montagna; Müller Thurgau “Pendici del Baldo” Trentino DOC 2016 di Cantina Mori Colli Zugna; Müller Thurgau Pietramontis DOC Trentino Superiore Valle di Cembra 2016 di Villa Corniole; Müller Thurgau Trentino DOC 2016 di Cantina La Vis), 5 altoatesine (Müller Thurgau Alto Adige DOC 2016 di Cantina Produttori San Paolo; Müller Thurgau Alto Adige Valle d’Isarco DOC 2016 di Abbazia di Novacella; Müller Thurgau “Caprile” Alto Adige DOC 2016 di Peter Zemmer; Müller Thurgau “Gassner” Vigneti delle Dolomiti IGT 2016 di Castelfeder e Müller Thurgau Castel Juval DOP 2016 di Azienda Agricola Unterortl – Castel Juval) e 3 tedesche (2015 Hagnauer Müller Thurgau “Fass 247”, 2016 Hagnauer Sonnenufer Müller Thurgau trocken e 2016 Hagnauer Burgstall Müller Thurgau Spargel di Winzerverein Hagnau).
La giuria era composta da un panel di 18 esperti del mondo enologico (10 enologi, 4 rappresentanti di AIS, ASPI e ONAV e 4 giornalisti di settore) suddivisi in tre commissioni di assaggio. Ogni vino è stato valutato alla cieca da due commissioni in base al metodo di valutazione dell’Unione Internazionale Enologi, che prevede un’analisi complessiva che prende in considerazione vista, olfatto, gusto e gusto-olfatto.
“Sono ben 52 su 68 le etichette che hanno superato gli 80 punti e che avrebbero dunque potuto ambire ad ottenere la Medaglia d’Argento ma, non potendo premiare più del 30% delle etichette in gara, come impone il metodo di valutazione a cui facciamo riferimento, la soglia minima per essere premiati è passata da 80 a 83 punti” – ha sottolineato Mattia Clementi, Presidente della Rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna. “Va da sé – ha proseguito – che anche quest’anno si è elevata ulteriormente l’asticella della qualità, come ha potuto verificare chi ha partecipato alla degustazione successiva alla premiazione. Un risultato – ha concluso – non dovuto alla generosità dei giudici, che al contrario sono stati molto severi, ma a due fattori: in primis l’annata 2016 che, per le sue caratteristiche, ha ricompensato soprattutto il Müller Thurgau e in secondo luogo il fatto che di anno in anno il concorso non si è limitato a consegnare premi ma ha lavorato per offrire ai produttori indicazioni precise per aumentare il livello delle produzioni tanto da diventare un vero e proprio punto di riferimento del settore”.
I vini in concorso potranno essere degustati fino a domani, domenica 2 luglio, nella splendida cornice di Palazzo Maffei.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.