A sud di Salorno il partito dei Verdi sembra sparito, mentre rimane vivace nella Mitteleuropa. Non sarebbe un male assoluto se, come penso, in ognuno di noi trovasse posto qualche fondamentale che caratterizza quel movimento. Come dire, dovremmo tutti essere un po’ Verdi. Ma le loro derive no, mi sembrano talebane e troppo in contrasto con un possibile e logico sviluppo della nostra Società.
I rapporti fra le persone, gli scambi e quindi i trasporti e la viabilità hanno, ad esempio portato a divergenze significative rispetto ad altri temi che attengono all’ambiente. In fatto di viabilità, infatti, il pensiero “verde” ha condizionato molto le scelte politiche e politici di piccola taglia l’hanno preso come alibi per non decidere, rinviare o adottare soluzioni di minima che oggi paghiamo tutti. Il tutto ben condito di demagogia.
È il caso della PiRuBi, dei tanto negletti Piccoli, Rumor e Bisaglia che sembrano giganti in confronto ai nani odierni. Nani che evidentemente da quella parte di Trentino non sono mai nė usciti, né entrati e che comunque in quei posti non si sono mai fermati. Per capire e valutare. Parlo della Valle dell’Astico che s’appoggia alla nostra Vallarsa dell’acuto prof. Gios e della bella Arlanch. Un mondo poco conosciuto quello di Vallarsa e ignorato quello ben più consistente che dischiude la Valdastico. Ignoranza storica e geografica che si traducono in danno concreto più per i trentini che per i veneti. Il Veneto, del resto, il suo entroterra ce l’ha, e pure il mare. Nonostante ciò cerca di accorciare le distanze, bussa alla porta, ora batte più forte e alla fine qualcuno aprirà. Le strade, con buona pace dei Verdi, non hanno mai danneggiato l’umanità, ma l’hanno favorita.
Più strade, più traffico, più inquinamento, più morti è catena fasulla e fuorviante: oggi l’inquinamento si potrebbe ridimensionare con motori elettrici e accumulatori di ultima generazione, mentre il traffico si farà fisiologico nella misura in cui si riposizionerà il consumismo. L’assioma più strade-più traffico, caro alla demagogia verde, quindi non regge. Se ho quattro strade per raggiungere Vicenza ne sceglierò una e contribuirò a ingolfare i percorsi per il 25%, ma se le strade sono solo due, la percentuale sale al 50. Elementare Watson. E non ingolferò l’A22 oltre le attuali sofferenze, al netto degli sviluppi che, come detto, vanno regolati altrimenti.
Orbene, la Valdastico si prefigge di ridurre le distanze e di velocizzare i percorsi fra zone marginali e fra bacini agro-industriali e turistici dove i nani trentini (e altoatesini) si sentono scavalcati, invece di giocarsi la partita massimizzando le opportunità.
Ai tempi di Piccoli, una galleria di 10 km (Monte Bianco o Gran Sasso) era opera imponente, mentre oggi è tecnologia collaudata. E allora, perché tanta contrarietà?
Credo che da parte dei veneti si sia inizialmente sbagliato nel proporre il traforo più corto, quello che sbuca a Besenello, magari spinti dal miope interesse di Trento (città) di fagocitare tutto, speculazioni terriere comprese, ma con Castel Beseno a fare da baluardo. Dal lato trentino, invece, mancava allora come oggi, una visione territoriale per decentrare benefici sia a industria (oggi 4.0) e artigianato, che turismo attorno al polo culturale roveretano. Lasciando perdere Trento che ne ha già di suo.
Lo sbocco naturale sarebbe allora in asse con il casello A22 di Rovereto sud, ai Lavini di Marco dove la nuova struttura può essere inserita con i minori impatti e con i migliori servizi che in fin dei conti saranno anche i più convenienti. Per l’alto Garda turisti in più e per la Vallagarina una porta più immediata col Tretto e il suo entroterra. Il Tretto, quest’illustre sconosciuto che condivide tanti legami storici e antropologici con i nostri Altipiani Cimbri. Cimbri del primo insediamento all’indomani della loro sconfitta ai Campi Raudi per mano di Gaio Mario (101 a. C.) sull’Altipiano di Asiago e Cimbri /Zimmermann bavaresi immigrati sugli Altipiani trentini nel X-Xl sec. d. C.
A proposito, perché nel terzo millennio qualcuno non comincia a pensare a un collegamento autostradale per servire anche gli Altipiani? Dopotutto a Lastebasse dove terminerà il tratto vicentino della Valdastico siamo sui 600 m slm e una biforcazione in galleria, a spirale, in soli 500 m di dislivello sbucherebbe dalle parti di Carbonare. Una spesa idiota o un modo intelligente per far fruire di una vacanza una milionata di potenziali ospiti?
Enologo, direttore del Comitato Vitivinicolo Trentino fra gli anni Settanta, Ottanta e Novanta, già membro del CdA Fem e vicepresidente di UDIAS, l’associazione degli studenti di San Michele, ed ex capitolare della Confraternita della Vite e del Vino di Trento. Largo ai giovani.
Certo confronto sempre, ma io credo che basti e avanzi l' esitente per collegarci al Veneto.
il pezzo no lo ho scritto io. e quindi non rispecchia esattamente il mio pensiero. dopodiche invece penso…che questa idea sia tutt'altro che scaduta..anzi…ancora più attuale di 50 anni fa. Le ragioni magari nei prossimi giorni le scriveerò su terrritorioche resite. Ma in sintesi credo che oggi piu di ieri noi si abbia bisogno di una interconnessione veloce con le terre venete, per mettere in croce questo modello asfittico e isolazioistico di autonomia dentro il quale ci stiamo cullando allegramente e solitariamente…mentre tutto intorno sta cambiando e noi fingiamo di non accorgercene. E in fin dei conti credo sia assai piu dannoso per il territorio la monocoltura e la monocultura del pinot grigio che la pirubi roveretana. Ma avremo modo di parlarne in maniera piu serria, spero.
Strano che sia tu Tiziano a lamentarsi della monocoltura, a me invece francamente il Pinot Grigio da da vivere, perché dovrei smettere di coltivarlo?
Prova con una raffineria di eroina: secondo i miei calcoli vivresti ancora meglio. E sicurametne più felice. Perchè non mi pare che la condzione dei mezzadri cooperativi sia particolaarmente felice. Pò varda ti…varda.ghe anca le ortigheche le è sempre mejo de farse 'ncular da quei de ravina…ma varda ti…ehll..conent ti..contenti tuti
Tiziano Bianchi che tutto si possa migliorare è fuori discussione che a Ravina ci siano dei masochisti lo metto in dubbio.
Dai Tiziano Bianchi non serve essere verdi per capire che è un' opera unitile e anche con un impatto negativo per l' ambiente… serve ripensare il modello di sviluppo e proponte un progetto di cui si discute sal 1970… per usare una metafora è scaduto..
Non avranno danneggiato l'umanità ma questa autostrada, a mio avviso inutile, ha un costo ambientale troppo alto.
quale è il costo ambientale?
La lettera del vicesindaco di Caldonazzo sull'Adige di oggi lo spiega bene. Oltre le altre cose i massicci della Vigolana o del Pasubio sono carsici. Una falda tagliata è una falda persa.
Venezia val bene una faglia. E anche due.
" Le strade, con buona pace dei Verdi, non hanno mai danneggiato l’umanità, ma l’hanno favorita." (cit. Tiziano Bianchi) Concordo pienamente siamo in ritardo di oltre 50 anni. Lo sbocco naturale è a Rovereto Sud.
In realtà l'autore è Angelo Rossi. Io la penso diversamente.
Chiedo Venia per l'errore nella citazione! Concordo con il pensiero di Angelo Rossi. Speravo nella tua conversione Tiziano.
Angelo ribatte una apertura verso il Veneto e non una chiusura per timori economici. Sicuramente uno sfogo veloce e meno inquinante verso la Valdastico darebbe benefici alla comunità trentina. Non notate la differenza tra i prezzi trentini e quelli veneti? Questa differenza la causa la chiusura ostinatamente voluta.
Ma se hanno paura ad aprire il casello A22 Trento Centro in entrata verso la città…
e se scendi da nord ti tocca attraversare tutta Trento in autostrada per poi risalire tra mille incroci e semafori la città nuovamente.
E non parliamo della tangenziale da terzo mondo dove rischi la vita se la percorri…
si in effetti….trento..non è rovere…ma non è nemmeno milano da meritarsi tre uscite autostradali…dai su….un po solo un poco di buon senso….solo un poco. eh.
Non serve una terza uscita autostradale, c'è già Rovereto Sud.
Tiziano Bianchi già, ed allora preferisco Bolzano!
E io preferisco Buenos Aires …
avrei giurato tu preferissi l'Avana, sarà l'effetto Bergoglio? 😉
Bergoglio chi?