Il legame che Fondo e la Val di Non hanno costruito negli ultimi anni con il mondo delle birre artigianali si appresta a diventare ancora più saldo e ad acquisire rilevanza nazionale. Al festival dedicato ai birrifici trentini, le cui prime quattro edizioni sono state ospitate dal Palanaunia nel mese di maggio dal 2014 al 2017, si affianca infatti da quest’anno un nuovo appuntamento dedicato ad una categoria particolare, quella degli agribirifici, ovvero quelli che producono in casa almeno il 51% degli ingredienti impiegati.
Se «Cerevisia» è un festival riservato alle etichette trentine, il nuovo «Agribeer» è invece dedicato ai produttori di birra artigianale agricola di tutta Italia. Si tratta, infatti, di una nicchia, la cui crescita costante è però stimolata dalla diffusione sempre maggiore della birra artigianale e dalla ricerca da parte dei consumatori di prodotti genuini e legati al territorio.
Il movimento “craft” italiano ha ormai superato i vent’anni di età e si sta avviando, seppur con fisiologica lentezza, verso la costruzione di una filiera nazionale. Le coltivazioni di cereali e luppoli locali stanno aumentando e negli ultimi anni sono approdate sul mercato le prime birre realmente a chilometri zero, alle quali serve uno spazio di promozione e confronto. Per questo è nato «Agribeer» la cui prima edizione si svolgerà al Palanaunia da venerdì 24 a domenica 26 novembre.
«Fino a quando nel nostro paese non si riuscirà a costruire una filiera completa interamente nazionale – afferma Renato Nesi, collaboratore del comitato organizzatore ed esperto del settore – non potremo parlare di birra 100% italiana. Quella artigianale può diventare, anche in Trentino, un nuovo traino per il marketing territoriale, al pari del vino e di altri prodotti, a cominciare dalla Val di Non, che sembra particolarmente vocata per questo obiettivo. Il festival nasce per creare opportunità di confronto e dare linfa a questo mondo».
Il programma di «Agribeer» si aprirà venerdì 24 novembre con un’iniziativa itinerante, chiamata BeerTour, una passeggiata fra i birrifici della valle da affrontare con la macchina fotografica in mano: si degusta e si scatta, alla fine verranno premiate le immagini più riuscite. La giornata si concluderà con una cena che proporrà abbinamenti tra i piatti nonesi e le birre agricole presenti al festival. Il giorno dopo sarà caratterizzato da un laboratorio dedicato a cinque birre agricole italiane provenienti da differenti regioni, domenica, invece, spazio al convegno «Verso una filiera italiana della birra. Il percorso, la comunicazione, gli sbocchi commerciali». In tutte e tre le giornate, come avviene a «Cerevisia», si potranno naturalmente degustare le etichette presenti agli stand, venerdì e sabato si potrà anche gustare la musica dal vivo. L’elenco di birrifici presenti a Fondo è in via di definizione.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!