Fresco quando rosato, scuro e corposo adatto a buon invecchiamento oppure fruttato e pieno: il Lagrein ha rivelato tre sue tipiche attitudini anche in questa edizione di “Tasting Lagrein”. Un vino affascinante, che affonda le sue radici nel terroir altoatesino: il vitigno da cui prende il nome è infatti il più antico fra quelli storicamente documentati e tuttora coltivati in regione. Proprio a questa uva autoctona a bacca rossa è dedicato il “Tasting Lagrein”, tradizionale appuntamento che proprio ieri nell’ambito della quattordicesima edizione di Autochtona ha visto a confronto 68 etichette della tipologia. Una degustazione di grande respiro dedicata al territorio che ospita il forum, organizzata come di consueto in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige, che ha portato ad eleggere i tre vini più meritevoli delle categorie Lagrein, Lagrein Riserva e Lagrein Rosato (noto in Alto Adige come “Kretzer”).
Sono nove i giornalisti ed esperti del settore che hanno valutato le bottiglie in una sala riservata al premio, mentre in contemporanea nei padiglioni di Fiera Bolzano si svolgeva Vinea Tirolensis, la manifestazione che coinvolge ogni anno oltre 70 Vignaioli altoatesini.
“È stata una degustazione molto interessante: molto giovani le annate 2016, le riserve 2015 avevano belle espressioni, ben strutturate e complesse, per le 2014 come sapevamo è stata un’annata difficile e ne ho avuto conferma durante gli assaggi, interessanti e di buonissima qualità le annate più anziane come ad esempio la 2009.” – è quanto afferma il Presidente di giuria Christine Mayr, presidente AIS Alto Adige – “Come sappiamo, tutti i Lagrein hanno la loro trama tipica e ben definita, è un vino abbastanza tannico con una bella struttura e una riconoscibilità legata alla nostra regione.”
La categoria “Miglior Lagrein” assegna l’award al Gran Lareyn Lagrein 2015 di Loacker (azienda già vincitrice due volte in passato), per il suo Lagrein polposo e fruttato come sa essere il vitigno. Il “Miglior Lagrein Riserva” va invece a Erbhof Unterganzner di Josephus Mayr, già premiato due volte in passato, con il suo Südtiroler Lagrein Riserva 2015, complesso, strutturato e destinato a una importatnte longevità. Infine nella categoria “Miglior Lagrein Rosato (Kretzer)” a trionfare è Lagrein Rosé 2016 di Cantina Tramin, fresco, sbarazzino di grande bevibilità.
“Tre vini che rappresentano tre espressioni molto importanti del Lagrein, polposo, avvolgente, denso. Oppure di grande stazza e potenziale evolutivo come anche intrigante e immediato nella sua versione rosé“ – commenta così Pierluigi Gorgoni, curatore della rassegna e firma di Spirito DiVino.
Si chiudono in positivo le giornate dedicate al vino che hanno impreziosito la rassegna dedicata all’ospitalità e alla gastronomia. Numeri di successo per la quattordicesima edizione di Autochtona, che si è svolta il 16 e 17 ottobre: superate le 1.300 presenze, con oltre 80 produttori provenienti da 16 regioni diverse d’Italia, per un totale di quasi 400 etichette.
L’appuntamento con la prossima edizione di Autochtona è il 15 e 16 ottobre 2018, come sempre a Fiera Bolzano.
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Sono nata a settembre, nel ’79 del secolo scorso. Sono laureata in giurisprudenza. Vivo da sola ma con tre cani, in una piccola casetta da cui posso godere di un panorama rassicurante e meraviglioso. Mi piace il vino buono e mi piace raccontarlo