C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima.
(Victor Hugo)
Ho richiesto personalmente che prima del San Leonardo ci fosse questo vino in degustazione. Dovreste vedere com’è meraviglioso il suo vigneto, una poesia in un fazzoletto di terra. Lui è un Carmenère 2007 magnum, 13% vol. sempre della Tenuta di San Leonardo. Da vecchi vigneti che raggiungono anche gli 80 anni. Basse rese, dai 40 ai 60 in base agli anni e fa parte del corpo del San Leonardo rendendolo quello che è: immenso. Fa alcuni mesi in tini (meravigliosi) di cemento e poi Barriques di vari passaggi per 20/24 mesi. Per minimo tre anni affina in bottiglia prima di essere commercializzato. È di una veste rosso rubino e come emerso ieri è al primo passaggio (finestre temporali) della sua vita in cui dopo dieci anni inizia ad esprimersi ma per altri 20 darà emozioni. Ventaglio di profumi eccezionale: spiccano su tutti le note del frutto pieno e carnoso, piccoli frutti di bosco e note balsamiche. Esce poi la stecca di liquirizia e corteccia. Bocca piena e rotonda tannino elegante e vellutato che “riempiono la bocca con una bella persistenza.
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige
Io amo questo vino marcato dal territorio!
sei sicuro Raffaele che il Carmenère sia un marcatore territoriale della valdadige o della bassa lagarina?
Il Marchese dice che questo vino è così per il clima particolare che c’è nella sua proprietà. Alla fine è anche una vigna che si trova da voi da cento anni e era scambiata per Cabernet