Questa volta Cavit, con il marchio Altemasi, ha deciso di fare sul serio. Anzi sul serissimo. E soprattutto ha scelto di posizionarsi su una fascia di prezzo adeguata alla qualità della bottiglia che ha firmato. Da qualche ora la rete distributiva del colosso di Ravina sta immettendo sul mercato 500 magnum di TRENTO Graal Riserva 2006 – Limited Edition. Degorgiato dopo 120 mesi di permanenza sui lieviti. Un’autentica rarità, anche perchè la magnum di quell’annata non è mai stata commercializzata. E un gioiello destinato a pochi eletti. Soprattutto per questione di portafogli, oltre che di buon gusto: la magnum astucciatissima sta uscendo dallo stabilimento di Ravina a circa 90 euro (72 euro più iva). E anche supponendo un ricarico calmierato, arriverà sul tavolo del consumatore finale a non meno di 150 euro. Pare, da fonti interne al consorzio di secondo grado, che siano già statI prenotati circa 300 pezzi. Quindi ne resterebbero 200: se qualcuno è interessato si faccia avanti in fretta. E domani mattina presto butti giù dal letto quelli di Ravina e i loro venditori sparsi per il mondo.
Ma ne vale la pena? Vale la pena spendere tanti soldi per una bottiglia come questa? Penso di sì. Naturalmente se uno i soldi da spendere ce li ha. Personalmente non la ho assaggiata. Ma ricordo l’emozione della beva per lo stesso vino custodito nel contenitore più piccolo e degorgiato dopo 60 e rotti mesi sui lieviti (ricopio pari pari dalle note che mi ero appuntato a suo tempo): un vino equilibratissimo, fluidamente cremoso di marmellata di arancia, di miele d’acacia e crema pasticcera iniettata da venature di nociole tostate, ma allo stesso tempo ben agrumato di cedro e mandarino. Una freschezza intatta dall’inizio alla fine, suggerita come una promessa d’amore al naso e poi confermata al palato perl’eternità su un sottofondo amabilmente ammandorlato. Dopo altri sessanta mesi sui lieviti chissà cosa è diventato quel vino. Per saperlo bisognera aprire, felicemente e senza indugio, il portafogli.
Insomma questa volta il gigante coperativo di Ravina ha scelto la strada maestra e lo ha fatto senza sconti. Evitando i non rari e madornali sfondoni di posizionamento, come quello messo in opera giusto un anno fa di questi tempi con il Millesimato Degorgement Tardif 2005. Anche quello un autentico gioiello enologico, finito però nel minestrone dei discount del beverage, astuccio e tutto, al prezzo finale di 42 euro. Per fortuna quest’anno non è andata così. E chi può si conceda questo lusso. Sono sicuro che non se ne pentirà.
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È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
E meno male che ogni tanto qualcosa va nel verso giusto …