Alla masterclass sul Pinot grigio guidata da Daniele Cernilli proposte in degustazione le prime bottiglie con la fascetta della “Doc delle Venezie”
Sarà la prima degustazione pubblica, delle prime bottiglie, della prima vendemmia della nuovissima doc delle Venezie che, dopo i primi successi sui mercati internazionali, domani a Milano sarà la protagonista di Vi.Vite, la manifestazione promossa dall’Alleanza delle Cooperative.
Alla masterclass guidata dal noto giornalista italiano Daniele Cernilli (Doctor Wine), dal titolo Identità di un vino. Verso il nuovo Pinot grigio Doc delle Venezie (domani alle 16,30 al Museo della Scienza di Milano), la prima vendemmia dell’ultima doc riconosciuta nel nostro Paese, avrà il suo debutto pubblico in Italia sottoponendosi al giudizio dei consumatori.
“Abbiamo promosso la denominazione del più importante vino bianco tranquillo italiano esportato nel mondo, per migliorarne sia il controllo e la tracciabilità, garantita al consumatore dalla fascetta, sia la qualità – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Albino Armani, che domani sarà a Milano per raccontare questa nuova avventura dell’enologia tricolore – Siamo pronti ad accogliere la sfida con il palato del consumatore italiano dopo gli importanti riscontri positivi avuti sui mercati internazionali, dagli USA alla Bulkwine di Amsterdam. Ascolteremo con grande curiosità e attenzione le reazioni che susciterà il nuovo Pinot Grigio doc delle Venezie sia nel pubblico sia nelle parole di un esperto quale Daniele Cernilli”.
Per partecipare a questa anteprima assoluta, è necessario prenotarsi alla degustazione inviando mail di conferma a: vi.vite@lievita.eu – c.a. Stefania Palmieri -indicando nome e cognome, testata/azienda e richiesta per “degustazione Pinot grigio”
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!