[#giornataveronelli] – Poco fa, fra i vigneti terrazzati che plasmano le colline di Cimone, in Trentino, grazie all’iniziativa devota del professor Francesco Spagnolli e di suo figlio Alvise, è stata celebrata la memoria di Luigi Veronelli, a 13 anni dalla morte. Provo anche io ad offrire un contributo a questa giornata pubblicando l’affettuoso ritratto che il grande maestro dell’enogastronomia critica, ultimo vero e pugnace difensore della cività contadina e territoriale, fece del Trentino a metà degli anni Settanta del secolo scorso, a prefazione del preziosissimo, e oramai quasi introvabile, Atlante dei vini del Trentino (Giovannini e Tafner – Sansoni Editore 1974).
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Di Francesco Spagnolli ho un bel ricordo come professore all’Istituto Agrario a San Michele.