Poco dopo si è qui come sai bene,
file d’anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo, chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, figge un punto.
Raramente qualche gabbiano appare
Mario Luzi
Avvicinarsi al mare per sparire o fissare l’ansito della marea, stanchi e ripresi dall’acronia ciclica. E sentire il tempo che si dilata…e poi lo scacco cosmico, di nuovo la cenere degli astri. Una nostalgia dell’essere e del nulla in un’immagine.
Nacque. Omissis. Morì. Anzi, morirà.