“In un mercato sempre più esigente, i produttori trentini hanno saputo trovare il proprio spazio, come dimostrano anche gli ultimi dati economici, lavorando con passione e competenza e investendo su produzioni di qualità, a forte vocazione territoriale.” E’ il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, al termine della visita – avvenuto questo pomeriggio a Verona – al padiglione “trentino” presente alla 52^ edizione del Vinitaly, che chiude oggi i battenti con numeri da record, oltre 130.000 visitatori con un aumento del 5% delle visite estere.
“Visitando gli stand dei nostri produttori – ha detto ancora Rossi – ho respirato un clima di entusiasmo e di fiducia, complice, senz’altro, la presenza di una componente giovanile ben rappresentata, sia nei numeri che nella preparazione. Un Trentino positivo dunque, capace di sorridere e contagiare, e sono certo che è proprio questa l’impressione che ciascun visitatore si è portato con sé lasciando il Padiglione 3”.
Come da tradizione, il Consorzio Vini del Trentino, anche quest’anno, è stato tra i protagonisti della kermesse veronese, con 68 produttori ed uno spazio espositivo di 1500 metri quadrati.
“Una risposta importante da parte dei produttori – ha detto Bruno Lutterotti, presidente del Consorzio Vini del Trentino – ulteriore conferma che questa manifestazione rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per il settore e una grande occasione di fare business” Nel Padiglione 3, oltre agli stand dei produttori, hanno trovato spazio anche altre realtà di riferimento del settore vitivinicolo e promozionale del territorio: la Fondazione Edmund Mach, l’Istituto Trentodoc e l’Istituto Tutela Grappa del Trentino.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
amici! forse “rossi”non è il vino,ma è Lui…….
così troveremmo risposta a tante perplessità.
Oddio…. allora Bianchi sono io…..
…signor green,coraggio,si palesi!
Sneaking out the back door with a grin.. ( sembra quasi green..)
http://www.rockol.it/testi/34874425/matt-bianco-sneaking-out-the-back-door
File Allegato
… e soprattutto “buoni”, “autentici”, … ma “green”?!?!?! Che senso ha? Bo! … chiaramente non capisco niente di marketing.
è la traduzione sgangherata del percorso “Ape Maia” adottato dal sistema.
Non me ne intendo di vino, ma non e’ questo il punto … ma con “SOPRATTUTTO” si indica elemento da rimarcare al di sopra degli altri … un vino GREEN puo’ essere CATTIVO … insomma direi piu’ na roba tipo …
Vini del Trentino,
… ROSSI, BIANCHI, (GREEN)
… ma soprattutto BUONI
🙂
perché da due anni a questa parte tutto il sistema cooperativo si è impegnato in questa benedetta certificazione (che io considero dannosa perché distoglie l’attenzione, e le risorse, dal biologico e perché fa di tutta l’erba un fascio e annacqua il trentino dentro uno standard nazionale). ma questo invece è stata, e è, la priorità, di consorzio vini. A cui sta cercando di dare, secondo me inutilmente, un risalto e una dimensione comunicativa. Ma appunto….il risultato è grottesco….
Tiziano Bianchi capito 😉
Il marketing è l’oppio dei popoli (soprattutto dei trentini)
via romagnosi docet….oppure io marketto, dunque sono
Avrà pagato il biglietto?
Ma fatemi il piacere mezzo Trentino era I’m un altro padiglione….
qualcuno….dovrebbe prendersi la briga di spiegarlo al presidente (?) Rossi…
Fiato sprecato……
Mezzo trentino chi?
hai ragione non è metà Trentino, ma è “L’altro Trentino”.
Tiziano Bianchi ma chi sarebbero gli altri trentini? Se mi dici cantine da 10’000 bt tra Fivi Vivit e Bio, quello é per ogni regione
Il Trentino nn è solo Ferrari o cavit…..
Riccardo Vendrame it’ok .. Sono 10 mila pezzi. Hai di nuovo ragione e l anomalia trentina non esiste. L egemonia cooperativa sulla doc è un mio incubo. E il Trentino è solo la dimensione industriale. Va bene.
Tiziano Bianchi intendevo dire che le piccole.cantine di ogni regione vanno da Fivi alBio al Vivit al Padiglione 8
Riccardo, il fatto che Rossi abbia considerato SOLO il Padiglione 3 ignorando tutti gli altri la dice chiara sul pensiero della politica provinciale. Il Trentino è SOLO li ?. No. Incontestabilmente.