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Buona notizia: Auchan Polska non ha in vendita questi vini, almeno al suo più grande punto vendita di vini, dove vengono anche dalla Cechia e dalla Slovacchia perché sta a 30 km dalle due frontiere. Sono stato anche a parlare con la sommelier che dirige il punto vendita di vini e mi ha detto che ieri in ufficio hanno informato la sede come vi avevo annunciato.
Tiziano, è bene dare risalto alle notizie positive, ma i meriti qui sono tutti di Siquria, l’organo di certificazione e controllo, e delle varie polizie coinvolte nelle indagini. Loro sì che funzionano, alla grande.
Va bene, Giampiero: allora bravi tutti. Tranne il Consorzio.
In realtà parlando di consorzio alludevo alla Valpolicella come sistema, di cui il consorzio, appunto è il cuore.
Consorzio premier, al posto di Salvini e Di Maio..!
Auchan Retail Polska mi ha risposto subito disponendo immediatamente i controlli interni e ringraziando della segnalazione.
Ma pensa tu. Cazzo…dobbiamo andare a lezione di efficientismo in Polonia..
No, stai tranquillo, hai fatto tanto pubblicando la notizia, perché senza quella notizia non si poteva fare niente. Tieni conto che questa GDO si serve di consulenti per scegliere i vini e basta che uno di questi sia un noto pennivendolo e ti ritrovi seppellito di porcherie, ma per dimostrare che il consulente in questione procura bidoni, truffe e noie legali ci vuole una notizia, così gli uffici acquisti chiamano la sede centrale, ottengono altre informazioni, segregano il materiale in attesa di decisioni (ci vogliono 5 minuti) e poi le applicheranno sulla base dei consigli dei loro uffici legali. Io penso che avvenga anche in Italia e spero che il Consorzio si attivi per coinvolgere altre sedi della GDO all’estero nella repressione di questa frode.
In realtà ho pubblicata la notizia proprio per segnalare il rigore e la serietà del consorzio, che come pochi è impegnato su questo fronte. L indagine parti un anno fa proprio su input del Consorzio
Infatti, e per serietà dobbiamo dargli una mano. Se ciascuno dei tuoi contatti fa qualcosa presso i suoi, soprattutto all’estero perché Auchan Italia ormai è all’avviso, gli diamo una mano.
Promuovo sul blog!
Mario Crosta se serve un consulente sul vino italiano, fai pure il mio nome 🙂 soprattutto se si parla di Valpolicella. Penso di essere abbastanza preparata in materia, tu che dici?
Certo. Lo so. Hai vinto la battaglia sull’Amarone in cartone trovato in Danimarca, ricordi? Ma guarda che le sigle delle ditte che possono fare truffe del genere fra Treviso e Verona le conosciamo anche qui, sono sempre quelle e quelle 3 nominate nell’articolo le abbiamo rilevate proprio grazie agli occhi acuti di un esportatore famoso in tutto l’est europeo, Franco Maria Algieri che ogni volta che viene prende nota di etichette, prezzi, firme, distributore locale. Anche gli intenditori polacchi di vino, tranne uno, hanno preso da tempo le distanze da questa gentaglia e sconsigliano gli acquirenti dal cadere nella loro trappola.
Mario Crosta se serve fai pure anche il mio nome: Paolino Paperino.
Taaaaac
Ho appena informato anche AUCHAN Retail Polska.
Grazie, ho girato la tua notizia a tutti gli amici polacchi, cechi, slovacchi, così vediamo se ci sono le stesse bottiglie, magari ritirate in Italia, in vendita nei Paesi dell’Est
magari non questa etichetta…. ma altro amarone taroccato di sicuro…
Nell’articolo, infatti, si citano i nomi di ditte che ho già visto proprio qui in Polonia, dove c’è l’obbligo di indicare l’imbottigliatore e l’importatore. L’importatore risponde di truffa in questo caso, perciò ci penseranno i miei contatti a fare in modo che Auchan ritiri davvero le bottiglie e non le destini ad altri mercati meno informati. Ma conto anche sulla reazione del Consorzio, perché al Consorzio sanno benissimo su quali mercati esteri vengono piazzate le porcherie ed è loro interesse muoversi. L’importante, dunque, è far girare la notizia. Ti ringrazio ancora.
però,non male