Sono i rampolli di ultima generazione di alcune fra le più prestigiose famiglie del vino della Rotaliana (Donati, Foradori, de Vescovi Ulzbach, Dorigati, Zeni, Gaierhof, De Vigili, Endrizzi, Martinelli) e da qualche tempo, fuori dagli schemi consortili e istituzionali, si sono messi in testa di “portare il Teroldego nel mondo per farlo conoscere e dare gioia“.
Lo stanno facendo, mantenendosi fedeli alle pratiche agronomiche ed enologiche della tradizione e della famiglia, ma spingendo molto sul marketing ammiccante e su una suggestione di freschezza. E l’anagrafe li aiuta. Del loro essere collettivo scrivono: “Siamo un gruppo di giovani viticoltori liberi, le nostre radici sono profondamente legate alla Piana Rotaliana. Crediamo nella cultura del nostro territorio, che coltiviamo pensando al presente e al futuro, a noi e agli altri. Il vino Teroldego ne è il frutto più nobile. Attraverso il confronto e la sinergia puntiamo alla crescita e alla valorizzazione di questo vitigno unico”. Comunicano prevalentemente sui social e hanno affidato la loro immagine ad un bel logo, moderno ed essenziale che gioca con la lingua inglese. Loro sono i Teroldego (R)Evolution.
Per incontrarli e per assaggiare i loro Teroldego, bisognerà andare domenica mattina (27 maggio) alle 11,30 alla Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige. Dove è prevista una master class condotta dal giovane Michele Girelli, master sommelier ALMA-AIS.
In degustazione i seguenti vini:
[ Il laboratorio prevede un costo di partecipazione di 20 euro. I posti sono limitati e quindi è consigliata la prenotazione: 0461.662672 o comunicazione@endrizzi.it ]
Vigilius – de Vescovi Ulzbach
Ottavio, prova di botte – De Vigili
Sague di Drago – Donati
Luigi – Dorigati
Gran Masetto – Endrizzi
Granato – Foradori
Teroldego Riserva – Gaierhof
Maso Chini – Martinelli
Pini – Zeni
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Molto interessante Tiziano Bianchi.