Se in una delle più raffinate ed eleganti città del Trentino, in una serata di fine primavera capita di imbattersi in una “Carta Apericena” come questa, vuol dire, secondo me, che la Provincia Autonoma di Trento ha buttato dalla finestra (nel cesso), con dolosa insipienza, milionate (tante) di euro (e continua a buttarle) investite su un marchio farlocco e spensierato (e semanticamente insignificante) come il Trentodoc, anziché investirle (le milionate di euro) sulla popolarizzazione consapevole della Denominazione TRENTO.
#seguirabrindisi (con il Prosecco, quello vero. Magari quello di Asolo)

È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
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