Ci sono due tipi di sensibilità nell’apprezzamento della letteratura: la sensibilità per emozioni dovute a una sorpresa e la sensibilità per emozioni dovute al riconoscimento di qualcosa
Henry James
Elisabetta Foradori Granato 2011, biodinamico. Ho una passione mia nascosta per quest’azienda e per la donna che è al timone. Resta sempre un punto di riferimento per l’espressione del vitigno. Rubino dalla trama fitta e cupa.
Al naso un trionfo di succo di ribes, mirtilli e prugne, piacevole melagrana ben matura ed invitante. Ai successivi passaggi si apre e vivo si modifica emanando sensazioni di frutta secca, piacevoli tocchi di spezie, mazzo di rose rosse pronto ad essere donato alla nostra morosa. Piacevole e viva sensazione di cioccolata fondente e liquirizia che esce nel finale. Gusto mentolato, morbido, speziato, vellutato, equilibrato e fruttato. Di ancora lunga evoluzione. Io lo abbinerei ad un’agnello al forno profumato al timo. Tanto di cappello al Granato.
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige
ma la foradori fa solo vino?
visto che ormai il blog è monopolizzato suggerisco altri argomenti a riguardo:
-)luoghi del mondo visitati dalla foradori
-)abbigliamento preferito dalla foradori
-)gusti culinari della foradori
-)profumo preferito dalla foradori
-)elenco di automobili usate dalla foradori da quando ha la patente
-)la foradori preferisce il mare o i monti’?
-)……..
Hai ragione: nell’ultimo mese i post sulla foradori sono stati troppi. E posso anche capire che diano fastidio. Del resto, però, le notizie a quell’azienda in effetti ci sono state.
1) L’idea del vino della tempesta;
2) L’incursione di Foradori in zone differenti rispetto a quelle normalmente calpestate e l’annuncio di nuova progettualità extra vino
3) Il compleanno del Granato, che voglia o non si voglia ha costituito un punto di non ritorno anche per il vino trentino.
Comunque, ti rassicuro, non ci sono più in vista nuovi post (almeno per i prossimi mesi) ispirati alla regina del teroldego!
tiziano.la tua risposta così composta e garbata mi fa versare lacrime di coccodrillo.
è stata una frecciatina istintiva e assicuro senza cattiveria,tanto più che i vini sono davvero degni di nota…..viva il vino che ci disseta e ci offre argomenti di conversazione!
del resto non è facile in Trentino, incontrare vini che fanno discutere. E quando se ne trova uno(Lezer, Granato)… è facile cadere nella trappola della ipertrofia… conversativa…; sul blog vengono pubblicate anche molte degustazioni professionali di vini di tutt’italia (aleno quelle a cura di Raffaele Fischetti) ma per lo più scivolano via. Mentre basta nominare Elisabetta..e apriti cielo….
Ripeto : le notizie sulla Foradori sono giuste e interessanti. Ma non dovrebbe essere “rara avis”.
Il blog come anche l’Adige potrebbero parlare in dettaglio, descrivendone bene il profilo , dei moltissimi grandi e piccoli produttori e coltivatori che onorano il Trentino vinicolo, al di là del puro prodotto-novità o del prodotto- compleanno :
– Pojer e Sandri
– Pisoni
– Endrizzi
– De Cles
– Guerrieri Gonzaga
– Bossi Fedrigotti
– Letrari
Ecc. ECC. Ecccccc.
Un po’ di cultura territoriale non farebbe male, visto che ancora confondiamo e si confondono oltre i sacri Murazi della Patria i Ciusi e Gobi, Alpini e Schutzen, Trento e Bolzano, Battisti e Degasperi ………….
Ci vorrebbe uun editore. Anche istituzionale, ma chi lo dovrebbe fare preferisce giocare a fare le sagre.
Eh già ; sagre ed ammucchiate estive – con pseudo turismo open air – portano voti.
Poi, c’è la cultura museale che porta qualche soldino in cassa.
La cultura giorno per giorno non porta nulla : solo cultura. Del resto conviene ricordare il povero Depero, molto conosciuto all’estero ridottosi a fare il tappezziere da noi. Un vero peccato !
Mi sembra un modo molto intelligente e garbatissimo di contrapporre la tua idea rispetto al mio post di critiche. Mi complimento -sul serio e senza alcuna ironia- con la tua signorilità.