Il Pinot grigio DOC delle Venezie e il formaggio Asiago DOP protagonisti a Malta
Continua l’attività di promozione all’estero della giovane denominazione del Nord-Est che, insieme al formaggio Asiago DOP, si presenta a un pubblico qualificato di buyer, operatori e sommelier professionisti nell’ambito della serie di eventi “Racconti nel Bicchiere” dedicati all’enogastronomia Made in Italy.
Giovedì 19 luglio, il Pinot grigio DOC delle Venezie e il formaggio Asiago DOP saranno protagonisti a Malta, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Valletta, di una grande degustazione organizzata in occasione di “Racconti nel Bicchiere”, una raccolta di eventi – avviata a gennaio 2018, a cui hanno preso parte importanti aree di produzione vinicola e agroalimentare del Belpaese, come Sicilia e Toscana – che racconta il territorio italiano attraverso un affascinante percorso immaginario nelle varie regioni, il cui filo conduttore è il vino in abbinamento al cibo.
“Racconti nel Bicchiere” è il progetto realizzato da Club Malta AIS in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e con l’Ambasciata d’Italia a Malta che, da un paio d’anni e al fianco della delegazione AIS maltese, è portavoce delle eccellenze enogastronomiche Made in Italy sotto l’egida del marchio promozionale nazionale “The Extraordinary Italian Taste”.
“A Triveneto PDO travel with Pinot grigio delle Venezie & Asiago” accompagnerà quindi il pubblico internazionale di buyer, operatori e sommelier professionisti – sia locale sia proveniente da Europa, USA e Canada – in un viaggio sensoriale e degustativo unico attraverso il Nord-Est italiano, proponendo due dei suoi prodotti di punta: il Pinot grigio e l’Asiago.
“Proseguiamo nel lavoro di promozione internazionale della nuova DOC del Pinot grigio delle Venezie – ha dichiarato Albino Armani, Presidente del Consorzio DOC delle Venezie – andando oltre i grandi mercati del nostro vino. Approdiamo a Malta con questa iniziativa diretta a un mercato piccolo ma, in questi ultimi anni, molto attivo e vivace dove riteniamo ci siano le condizioni e la giusta attenzione del consumatore per una proposta che vede abbinati un vino e un formaggio simboli del Made in Italy nel mondo”.
“La collaborazione con il Consorzio DOC delle Venezie – afferma il Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Fiorenzo Rigoni – conferma e rafforza il nostro percorso di sinergia con il territorio e vede, nella valorizzazione delle caratteristiche uniche del prodotto, un’occasione per ribadire la vocazione internazionale della nostra specialità, sempre più apprezzata all’estero”.
La DOC delle Venezie è una denominazione di tutela “inter-regionale” che comprende i territori vitati di Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Regione Veneto e nasce dalla volontà di tutelarne e valorizzarne l’intera produzione del Pinot grigio. La DOC opera sulla più grande area vitata a questo vitigno nel mondo, dove viene attualmente prodotto l’85% del Pinot grigio italiano.
Asiago DOP è la denominazione di origine protetta che nasce dalla combinazione di storia, tradizione e fattori locali non replicabili legati ai soli territori veneto-trentini delle province di Vicenza, Trento e parte delle province di Padova e Treviso. Qui, da millenni, la natura incontra le tecniche di trasformazione dell’antica arte casearia locale dando vita ad un formaggio dalle caratteristiche organolettiche inimitabili oggi conosciuto col nome di Asiago DOP Fresco (prodotto con latte intero e fatto maturare per almeno 20 giorni) e Asiago DOP Stagionato (prodotto con latte parzialmente scremato e lasciato maturare per un periodo va dai 3 agli oltre 15 mesi).
A proposito del Consorzio DOC delle Venezie
Il Consorzio DOC delle Venezie è stato costituito ad aprile 2017 ma ha già conseguito diversi importanti risultati che sono basilari per lo sviluppo delle attività di tutela della denominazione di origine del Pinot grigio del Triveneto. Oggi associa oltre 357 imprese di cui 57 sono vinificatori, 30 imbottigliatori e 270 aziende vitivinicole che rappresentano la quota più consistente dell’export del Pinot grigio delle Venezie DOC. Aderiscono al Consorzio tutte le Cantine sociali che vinificano le uve atte alla DOC – e quindi la maggioranza dei viticoltori di Pinot grigio – insieme ai principali imbottigliatori operanti sui mercati internazionali.
La denominazione di origine controllata “delle Venezie” interessa tutta l’area nord-orientale dell’Italia, includendo i territori amministrativi delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto e della provincia autonoma di Trento. In termini di numeri, l’85% della produzione italiana di Pinot grigio, prima al mondo per volume, viene prodotta nel Triveneto. Solo qui nel 2017 sono stati raggiunti 24.500 ettari vitati, con valori di incremento importanti rispetto al 2014 (+37,2% in Veneto, +31,5% in Friuli Venezia Giulia e +2% nella Provincia di Trento).
L’ampio areale della doc “delle Venezie”, noto anche come “Tre Venezie” o “Triveneto”, che si estende dalle Dolomiti al Carso, dal Lago di Garda fino alla laguna di Venezia e all’Adriatico,rappresentaun grande, unico territorio con caratteristiche ambientali e climatiche ideali per favorire la miglior espressione delle potenzialità qualitative e soprattutto di tipicità del Pinot grigio.
A proposito del Consorzio Tutela Formaggio Asiago
Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, nato nel 1979, garantisce che solo il formaggio che rispetta il disciplinare di produzione sia chiamato, riconosciuto e venduto come Asiago, tramandandone la tradizione e rafforzandone l’identità e il legame col territorio d’origine. Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago è un’associazione composta da produttori di formaggio e stagionatori con compiti di tutela, promozione, valorizzazione e di informazione del consumatore relativi al formaggio Asiago DOP.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!