Le avventure amorose cominciano nello champagne e finiscono nella camomilla
Valery Larbaud
Krug rosé. Nasce da Pinot nero di cui il 10% in rosso, il 41% Chardonnay e il restante Meunier.
È la maison delle grandi occasioni a casa mia. La declinazione in rosa non viene meno alla cifra stilistica dello stessa casa. Resta un Krug, punto. Sono convinto ancora che Krug stia a braccetto con bianco anche se insolente intenso e raffinato questo L111007.
Di un rosa antico elegante e avvolgente. Al naso è accattivante e preciso degno di un Krug. Il suo naso si appoggia a note tostate che mi ricordano una pagnotta di pane nero altoatesino appena sfornato con dentro dell’uvetta sultanina e poi i lieviti. Suadenti note di chicco di caffè qualità arabica che in alcuni momenti si trasforma in crema di nocciole. Quando si alza leggermente la temperatura si evince invece una sensazione di creme caramel legato ai miei ricordi di infanzia. Sbuffi legati all’arancia amara e un ricordo lontano legato al the rosso. Ricordi di frutti rossi ancora in piena acidità. Altalena di emozioni in bocca dove la Maison emerge anche se nella versione rosata ha una vita tutta sua. Ritornano man mano tutti i ricordi olfattivi. Freschissimo e vigoroso, profondo e ricco. Chissà con qualche anno in più sulle spalle. Chissà…
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige