Dal 9 al 13 novembre 2018 il Consorzio di tutela Garda DOC avrà uno spazio esclusivo davanti al Kurhaus dedicato alla degustazione dello Spumante
Un brindisi con il Garda DOC Spumante davanti al Kurhaus, gioiello dell’architettura liberty europea. Il Consorzio Garda DOC debutta al Merano Wine Festival, in programma dal 9 al 13 novembre 2018 nella città altoatesina, e lo fa in grande stile: le sue bollicine saranno il benvenuto ufficiale per i visitatori dell’evento, giunto alla sua ventisettesima edizione. Lo stand sarà posto accanto al lungo red carpet del Kurhaus, uno dei simboli della città e principale ingresso alla manifestazione. Lo scopo è far conoscere e presentare le novità dello Spumante Garda DOC ai visitatori in ingresso al Festival. Lo spazio sarà allestito in modo da poter accogliere gli ospiti ed offrire loro un angolo salotto dove sedersi, incontrare il Consorzio e le aziende che ne fanno parte e bere un calice di Garda DOC Spumante e Garda DOC Rosè. Un luogo dove intervistare i produttori e dove scattare foto da condividere nei social con l’hashtag #gardadoc. In mescita ci saranno le bottiglie di Spumante Garda DOC di alcune delle aziende consorziate, oltre che la bottiglia istituzionale.
“Con questa presenza esclusiva al Merano Wine Festival 2018- spiega Luciano Piona, Presidente del Consorzio Garda DOC – riteniamo di aver ottenuto per il Garda Doc una buona occasione di presentazione della nostra denominazione e della qualità delle nostre etichette, qualità che si è già distinta in altre uscite”.
Una strategia, quella seguita dal Consorzio Garda DOC, che punta a far conoscere e a promuovere lo Spumante e le eccellenze del territorio gardesano attraverso la partecipazione e la creazione di esperienze ed eventi esclusivi, come la Wine Experience, navigazione sul lago di Garda a bordo del veliero del 1926 “Siora Veronica”, e la partecipazione al Festivaletteratura di Mantova.
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CONSORZIO VINI GARDA DOC
Denominazione riconosciuta nel 1996, oggi la Doc Garda ha lo scopo di valorizzare le varietà 10 denominazioni dell’area gardesana, tra la Lombardia e il Veneto. Per inseguire questo obiettivo ha scelto come tipologia centrale per la promozione del territorio la Denominazione Garda DOC Spumante. La superficie vitata è pari a 31.000 ettari, la maggior parte dei quali coltivati in provincia di Verona (27.889) mentre i rimanenti 3.211 ettari si dividono tra le province di Mantova e Brescia. La DOC Garda comprende gli interi territori delle denominazioni: Valtènesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli Mantovani, Custoza, Bardolino, Valdadige, Valpolicella, Durello e Soave.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Perdona qualche domanda da emigrato trentino nei mari del Sud: potremmo starci anche noi o no ?
ll battello a ruota che navigava sul lago di Garda è ancora nostro o è emigrato sul Missisipi ?
La bottega gourmet di Marco Simonetti (quella davanti all’attracco) esiste ancora o no ?
Sempre grazie per la tua cortesia e innata pazienza.
non so né di battelli né di botteghe gourmet….forse a dispetto della barba grigia sono troppo giovane.
Sulla doc Garda…mah….di sicuro è funzionale come ricaduta al Lombardo Veneto… il Trentino forse non ha nemmeno bisogno…non ne avrebbe bisogno. Ma sono convinto..che prima delle doc, ci sono i processi reali. E quelli per ora stanno a zero. Anzi stanno a cento. Per gli oligopoli.
Il battello c’è ancora ma non è a ruota :
http://gardamio.com/2016/06/giro-lago-di-garda/
Marco Simonetti, non so :
http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/la-lega-antianalcolica-di-simonetti-1.675104
ad ogni modo c’è nel web il suo libro “la mia grappa ” con foto di F. Faganello.
Le oligopoli ti hanno fatto dimenticare le tue gite a Riva del Garda……. ?
FORT ALAMO
Caro Tano, leggendo il titolo mi sono detto “finalmente !”.
E invece no, dai dati emerge che il Garda vinicolo produttivo sia solo del Veneto e Lombardia.
A Torbole e a Garda trentino si pensa dunque solo al turismo, al limoncello importato, alle olive, ai tedeschi in windsurf e a quella Casa della Trota che si è ridotta a novella Ercolano con tanto di futuristica ciclabile per arzilli vecchietti ?
Dopo tanti “assessori” (pagati, fin troppo – dalle ultime notizie di oggi) siamo arrivati SOLO agli “ascensori”, dico quello della Rocca ovviamente ?
Spero di non aver letto bene, perché sembriamo ormai Fort Alamo con i vicini che ci suonano ,,, il “De Guello” anche in AA.
Peccato, proprio peccato ! Veramente.
il trentino non ha mai patecipato alla Garda Doc. che invece racchiude i teerritori lombardo veneto gardesani, una sorta di denominazione di ricaduta delle piu piccole e preziose denominazioni gia sedimentate. Comunque si… il trentino ne sempre rimasto fuori.