Report Mediobanca 2019
Cresce il fatturato delle cantine cooperative, che a fine 2018 ha raggiunto la cifra record di 5,2 miliardi di euro, pari al 40% di tutto il giro d’affari del vino nazionale. Secondo quanto attesta l’ultima indagine sul settore dell’Area Studi Mediobanca, la crescita del fatturato delle cooperative è stata del +9,2% sul 2017, trainata dalle vendite sul mercato interno (+13,6%). Più di un terzo del fatturato è generato oltre confine: nel 2018 l’export delle cantine cooperative ha toccato la cifra record di 2 miliardi di euro, una quota pari al 31% del valore complessivo delle esportazioni italiane di vino, che hanno raggiungo nel 2018 i 6,2 miliardi di euro.
“La crescita del fatturato del sistema cooperativo – spiega Giorgio Mercuri, Presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari alla vigilia del Vinitaly – attesta ulteriormente la vitalità di un sistema che si è dimostrato negli anni sempre più in grado di garantire redditività alle migliaia di soci produttori, di preservare la coltivazione della vite anche in zone a rischio spopolamento e di spingersi con successo, specie con le strutture più dimensionate, in tutti i grandi mercati internazionali, come gli Usa, il Regno Unito e la Cina”.
L’indagine sul settore vinicolo dell’Area Studi Mediobanca ha analizzato anche i bilanci di tutte le aziende italiane con fatturati superiori ai 60 milioni. Nella classifica compaiono ben 4 cooperative nei primi 10 posti: Cantine Riunite & Civ (al primo posto con 615 milioni), Caviro (2° posto con 330 milioni), Cavit (7° con 190 milioni) e Mezzacorona (8° con 188). Sono in totale otto le cooperative con fatturati superiori ai 100 milioni di euro presenti in classifica e 14 con più di 60 milioni di fatturato.
Oltre 9mila addetti in 480 cantine cooperative, 141mila soci aderenti, una produzione pari al 58% del vino italiano sono gli altri numeri della cooperazione vitivinicola. La valorizzazione dei soci è garantita da un livello medio di prevalenza mutualistica che si attesta ben oltre l’82%. In termini occupazionali, la cooperazione vitivinicola associata dà lavoro a oltre 9.000 persone, di cui il 67% è impiegato a tempo indeterminato.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.