La Nosiola è femmina! Lo conferma il primo premio rilasciato alle tre titolari di Maso Poli nella 3^ edizione del concorso indetto dall’Istituto Agrario di San Michele all’Adige sui vini del territorio e consegnato durante Vinitaly 2019.
É il terzo premio consecutivo che Romina, Valentina e Martina Togn titolari della azienda agricola Maso Poli e della Gaierhof di Roverè della Luna ottengono al concorso per la migliore espressione del vitigno autoctono trentino indetta dalla FEM.
Nell’edizione 2019 sono stati 116 i vini in concorso di 53 cantine diverse: è la Nosiola 2018 di Maso Poli a sbaragliare sulle altre nella sua categoria. ‘Una grande soddisfazione per tutta la famiglia – afferma Valentina Togn che in azienda segue direttamente la produzione con il marito ed enologo Goffredo Pasolli – è il terzo riconoscimento che ci viene assegnato dopo il Teroldego è il Müller Thurgau di Gaierhof. Per noi una grande soddisfazione: il nostro obiettivo è da sempre quello di proporre al consumatore vini riconoscibili come ‘trentini’; negli anni ‘70 fu nostro padre Luigi a iniziare in questa missione e oggi noi sorelle investiamo con tenacia sulla potenzialità dei nostri vitigni autoctoni e li promuoviamo non solo in Italia ma anche all’estero, in modo particolare nel USA . ‘
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.