Venerdì 17 maggio 2019 ore 11.00 Palazzo Geremia – Via Belenzani, 20 38122 Trento
Il vino Trentino: tutela dell’identità e tracciabilità.
Già a partire dagli anni ’70 i vini del Trentino hanno potuto fregiarsi delle denominazioni di origine, garanzia di qualità per il consumatore. A certificare tutto questo è la Camera di Commercio di Trento, organismo di controllo riconosciuto ufficialmente dal MiPAAFT. Inoltre, da più di 25 anni i viticoltori trentini hanno intrapreso un percorso di attenzione al territorio volto a tutelare ambiente e popolazione. A partire dal 2016 questo impegno è stato certificato attraverso il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata promosso dal MiPAAFT. Come valorizzare tutto ciò? Alcuni studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno elaborato delle applicazioni pensate per tutelare l’identità e la tracciabilità delle denominazioni trentine.
Programma:
Saluti di benvenuto e introduzione Pietro Patton – Presidente del Consorzio Vini del Trentino
Il vino tra presente e futuro Gabriele Castelli – Alleanza Cooperative Italiane Agroalimentare
La certificazione dei vini a denominazione del Trentino: una garanzia di qualità Giovanni Clementel – Direttore Ufficio Organismi di Controllo e Metrologia Legale CCIAA Trento
Il sistema di qualità nazionale: un valore aggiunto per le denominazioni trentine Giuseppe Ciotti – MIPAAFT
Tutelare l’identità e la tracciabilità del vino trentino: due applicazioni pratiche Studenti Università Ca’ Foscari di Venezia – Progetto Contamination Lab
Modera il direttore del Consorzio Vini del Trentino Graziano Molon
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.