Dal 29 giugno al 19 luglio 2019
Da Kirsanov in bici per ripercorrere la via della libertà dei prigionieri italiani nella Grande Guerra
Sulle Tracce della Storia è un progetto ispirato al grande coraggio della marchesa Gemma de Gresti, nonna dell’attuale proprietario di San Leonardo, Carlo Guerrieri Gonzaga, che grazie alla sua caparbietà e intelligenza portò al rimpatrio di migliaia di soldati austriaci di lingua italiana catturati sul fronte orientale durante la Grande Guerra e internati a Kirsanov nella Russia europea.
Inizia tutto nel 1914 nella cappella di San Leonardo con la disperata preghiera di una madre che non ha più notizie del figlio prigioniero: mossa a pietà, la Marchesa decide di aiutarla e attivando le sue conoscenze riesce a rintracciare il soldato. Il giovane si trova nel campo di prigionia di Kirsanov e nell’autunno del 1916, grazie anche alle pressioni della nobildonna, rientra in Italia assieme ad altri quattromila soldati. Più tardi ne seguiranno altri, perché questo primo ritrovamento è solo l’inizio di un percorso che vede la Marchesa creare un complesso sistema epistolare di salvataggio diventando così una vera e propria eroina.
In memora di questa donna risoluta, il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga mette ogni anno in bottiglia una bellissima espressione delle sue migliori uve di merlot e un 10% di carmenère, etichettando questo vino con il nome Villa Gresti. E oggi, a oltre cento anni, per commemorare quella impresa incredibile e ricordare le migliaia di soldati di lingua italiana della Grande Guerra liberati e tornati in Trentino (e anche quelli che non fecero ritorno), sei ciclisti della Società ciclistica di Avio, guidati da Antonio Benvenuti, cantiniere di San Leonardo, percorreranno in bici 3000 km da Kirsanov a San Leonardo.
Il progetto prevede l’attraversamento di sette nazioni e di luoghi in cui furono combattute alcune delle più cruente battaglie della prima guerra mondiale. Il gruppo di ciclisti, accompagnati da una troupe che documenterà l’impresa, giungerà nella città russa di Kirsanov, dove prenderà il via il lungo viaggio di ritorno in bicicletta. Il percorso si concluderà il 19 luglio con una sosta alla Campana dei caduti di Rovereto e l’arrivo a San Leonardo, a quel tempo residenza della Marchesa e oggi preziosa azienda vitivinicola dove prendono forma vini di eccellenza.
La commozione è alta per la famiglia Guerrieri Gonzaga, che proprio questo 22 giugno vede anche dedicata alla marchesa Gemma una piazza nel comune di Avio, in Trentino: “Siamo davvero felici di poter ricordare la bisnonna con un progetto che coniuga l’amore per la storia, per la cultura, e in definitiva per l’umanità. Il gesto della marchesa Gemma a distanza di anni ci ricorda che collaborazione e fratellanza sono vincenti nella storia dell’essere umano, e siamo orgogliosi che questo messaggio venga comunicato ancora oggi, anche grazie alla decisione del Comune di dedicare una piazza in nome della nostra ava”, commenta il marchese Anselmo, bisnipote di Gemma de Gresti.
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Il mito enologico di San Leonardo nasce negli anni ’60, quando il Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga decide di impiantare Cabernet Sauvignon, Merlot e Carmenère nella tenuta di famiglia, in Vallagarina, una terra del nord che si riflette nell’eleganza e nell’equilibrio dei suoi vini. La proprietà, un totale di 300 ettari di cui 30 vitati, ha ottenuto alla fine del 2018 la certificazione biologica e quella della BWA-Biodiversity World Association che ne attesta l’attenzione alla biodiversità. Il protagonista indiscusso è il pluripremiato San Leonardo, taglio bordolese armonioso e dalla personalità unica. Oltre al Villa Gresti la gamma include Terre di San Leonardo, second vin snello e fresco, e per i bianchi Vette di San Leonardo, Sauvignon Blanc in purezza, e un piacevolissimo Riesling.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.