Era da parecchio tempo che non leggevo un’analisi così lucida, precisa, dissacrante e perfino avvilente come quella tracciata ieri sul quotidiano TRENTINO da Paolo Mantovan. In poche righe e in un sol colpo smaschera l’oggettiva marginalizzazione e banalizzazione della politica e del ceto politico rispetto ai processi reali e la modificazione genetica e tumorale che ha ferito mortalmente la cooperazione trentina.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Sono d’accordo.
Per me anche la risposta del Senatore Renzo Gubert pubblicata oggi sempre sul Trentino non è da meno.