Martina Togn, erede, insieme a Romina e a Valentina, di uno dei patriarchi del vino trentino agito in una sfera esclusivamente privata, Luigi, è stata eletta a capo dei Giovani di Confindustria. È, mi pare, una bella notizia. Che premia la resistenza e la lungimiranza di una famiglia che non si è mai chinata e inchinata ai poteri cooperativi del vino.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.