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Il pluralismo è uno degli elementi costitutivi del vino territoriale. Forse il più importante. Di sicuro è imprescindibile. Il pluralismo delle esperienze vinicole radicate dentro il territorio crea valore. valore economico e valore sociale. Un valore progressivo che accresce la qualità e plasma il profilo identitario di un territorio che si arricchisce e si apre all’esterno senza tabù e senza complessi, né di superiorità né di inferiorità.
È a partire da questa convinzione, provando a declinarla nel concreto, che un paio di settimane fa, nella sala Barchessa dell’Enoteca Provinciale di Palazzo Roccabruna a Trento, si è provato ad indagare, senza reticenze e senza pregiudizio, l’attualità della spumantistica trentina e di matrice trentina.
Una degustazione, preceduta da un seminario dedicato a Nereo Cavazzani, il maestro dell’enologia internazionale scomparso dieci anni fa, che già dal titolo, Non solo Trento, non solo Trentodoc, preannunciava un format inusuale. Tre batterie di servizio che hanno incrociato 7 metodo classico Doc Trento, con un metodo classico trentino da uve Groppello e due charmat metodo Cavazzani.
La degustazione è stata guidata dalla sommelier professionista Rosaria Benedetti, che ha riassunto per Terrioriocheresiste le descrizioni /i ritratti/ dei 10 vini degustati.

Prima batteria – 4 spumanti dello stesso millesimo, 2015

ALBINO ARMANI – CLÉ 2015 – PAS DOSÉ (DOC TRENTO)

Cuvée tradizionale composta da chardonnay e pinot nero che sosta sui lieviti per 36 mesi.

Le uve provengono da vigneti allocati sui terreni magri e ricchi di scheletro delle pendici del Monte Baldo ad altitudini diverse tra i 450 e i 700 mt di quota.

Il vino rivela immediate nel calice le sue grandi doti di freschezza. Le note fruttate con variazioni di mela e agrumi intersecano sentori floreali ed una decisa espressione minerale. L’ingresso di bocca è vibrante di effervescenza, il gusto risoluto grazie alla presenza del pinot nero. L’assenza di dosaggio assicura un finale affilato e rigoroso.

LEVII – EXTRA BRUT 2015 – EXTRA BRUT (DOC TRENTO)

Blanc de blanc da uve chardonnay 100% che matura sui lieviti per 36 mesi

La giovanissima Azienda Levii ha sede a Stenico e coltiva vigneti in quote alte, ca 700 mt, ben esposti, in forte pendenza ai piedi delle Dolomiti del Brenta.

Lo spumante ha una veste luminosa, color paglierino chiaro e un perlage fitto e minuto. Il bouquet è orientato verso la frutta gialla, il pompelmo, i fiori bianchi e la crosta di pane. L’impatto gustativo è agile e dinamico, vi dominano freschezza e sapidità piacevolmente mitigate da una cremosità sottile in centro bocca che tende a richiudersi verso il finale asciutto e persistente.

CANTINA SOCIALE ALDENO – ALTINATE 2015 – EXTRA BRUT (DOC TRENTO)

Blanc de blancs da uve chardonnay 100% certificato Bio-Vegan. Primo vino vegano certificato, è prodotto senza coadiuvanti di origine animale (albumina, caseina ecc); per rimuovere l’intorbidimento proteico viene utilizzata qui la betonite, che è un minerale argilloso.

Le vigne, selezionate tra i soci conferitori per questo spumante, sono allevate in media altitudine, ca 450 mt, sopra Trento in sinistra Adige.

Di colore giallo brillante, Altinate concede una tavolozza olfattiva caratterizzata da sentori di mela matura, nocciola e pasticceria sulle quali sbocciano tocchi floreali e l’immancabile crosta di pane. Il sorso entra con effervescenza vivace e si mantiene fresco fino alla chiusura, dipanando una sottile sapidità che sostiene bene la persistenza. Il retrogusto riporta piacevoli note di frutta secca.

ASTORIA – KALIBRO 2015 – BRUT (METODO CAVAZZANI)

Con una cuvée composta da 80% chardonnay e 20% pinot nero, Kàlibro è il sorprendente quanto raro Campione prodotto con il metodo messo a punto da Nereo Cavazzani per Astoria Vini. Questo charmat lungo prevede una presa di spuma in autoclave di 45/50 giorni cui fa seguito una maturazione sui lieviti che si protrae per 12 mesi ed un lungo affinamento in bottiglia.

I vigneti dedicati si stendono sulle colline della provincia di Treviso.

Il calice ha riflessi dorati, l’effervescenza è minutissima, il bouquet armonioso. Sullo sfondo minerale si palesano note mature di mela renetta, sesamo e pain brioche. L’assaggio, dopo l’entrata fresca, ha impronta sapida, ben bilanciata da una morbidezza equilibrata in centro bocca. Sorprende piacevolmente il finale affilato e fresco che concede una piacevole scia fruttata.

Seconda batteria – 3 spumanti

5. CAVIT – FIRMATO 2018 – BRUT (METODO CAVAZZANI)
Blanc de blancs da uve chardonnay 100% prodotto con metodo charmat lungo: presa di spuma in autoclave cui fa seguito la maturazione sui lieviti che si protrae per 6 mesi.
I vigneti sono allocati a ca 350 mt sulla fascia collinare della Valle dell’Adige.
Il colore paglierino delicato lascia intendere le doti di immediatezza di questo spumante che conserva grande coerenza nei suoi tratti organolettici distintivi. Mela Golden e frutta bianca aprono un bouquet dalla leggera impronta floreale e dai ricordi di lievito e crosta di pane. Grande freschezza ed equilibrio caratterizzano un sorso dal piacevole tenore sapido e dalla chiusura fruttata.

6. LASTE ROSSE 2015 – EXTRA BRUT (METODO CLASSICO VSQ)
Blanc de noirs da uva groppello di Revò con maturazione sui lieviti di almeno 36 mesi
Spumante unico nel panorama trentino (e nazionale) è prodotto da vigneti in forte pendenza, su terreni misti con presenza di roccia e argilla, disposti a picco sul Lago di Santa Giustina, in Val di Non, a quota 730 mt.
Paglierino brillante e luminoso sprigiona un perlage fitto e persistente. Agrumi, fieno, erba di campo e frutta secca compongono un olfatto di carattere, marcato perentoriamente della mineralità. Entra in bocca con decisa freschezza, il sorso segnato dalla sapidità. Il centro bocca risoluto e deciso segnala la presenza dell’uva a bacca rossa mentre un delicato tocco di mandorla accompagna alla chiusura dal piacevole ritorno agrumato.

7. MASO POLI – RISERVA 2013 – BRUT (DOC TRENTO)
Cuvée classica composta da Chardonnay con passaggio in barrique per il 30% e pinot nero; sosta sui lieviti per 60 mesi.
Due le zone di provenienza delle uve: per lo Chardonnay i terreni morenico alluvionali di Pressano, per il pinot nero una enclave di marne defilata e protetta dai boschi sopra i masi di Lavis.
Il lungo riposo sui lieviti ha conferito al calice tonalità dorate mentre la presenza del pinot nero timbra la ricchezza del naso e del palato. Completano il quadro olfattivo sentori agrumati e di mela renetta spruzzata di vaniglia che ricordano la pasticceria. Il gusto è armonico, alla iniziale effervescente freschezza segue un centro bocca solido che non cede ad eccessi morbidi (il dosaggio è di 4g/l). Chiude lasciando un persistente ricordo sapido.

Terza batteria – 3 spumanti

8. LETRARI – DOSAGGIO ZERO RISERVA 2014 – DOSAGGIO ZERO (DOC TRENTO)

Cuvée da uve chardonnay e pinot nero con prevalenza di chardonnay, con lunga sosta sui lieviti di almeno 60 mesi

I vigneti sono allocati in Vallagarina, in destra Adige nella zona di Nogaredo e Isera dove affondano le radici su duri terreni basaltici.

Spumante di grande profondità, si presenta brillante e luminoso. Ampia la tavolozza olfattiva giocata sull’alternanza di sentori agrumati freschi e profumi in evoluzione come frutta matura, composta di pere, pan di spezie. Una decisa presenza minerale completa il quadro. Il palato è fresco, corroborato dalla bollicina vivace. La solida struttura si esprime verticalmente, il sorso è affilato e rigoroso, la persistenza è garantita da una lunga scia sapida.

9. CAVIT – ALTEMASI PAS DOSÉ 2013 – DOSAGGIO ZERO (DOC TRENTO)

Cuvée dalla composizione tradizionale con 60% di uve chardonnay e 40% di pinot nero. La maturazione sui lieviti si prolunga per almeno 60 mesi.

Le uve provengono da due distinte zone, la Val di Ledro e la Valle di Cembra e appoggiano rispettivamente su calcari marnosi e su depositi fluvio-glaciali ad altitudini che variano tra i 450 e i 600 mt.

Calice cristallino, solcato da un perlage elegante e continuo. L’olfatto è di carattere, con riconoscimenti di frutta a polpa gialla, macedonia esotica, composta di mele e l’immancabile tratto minerale del pinot nero che segna anche il palato. Dopo l’ingresso fresco infatti riconosciamo un centro bocca deciso che dona struttura al sorso senza ingrossarlo. Cremosità e rigore sono ben bilanciati. La chiusura è affilata e il retrogusto diffonde ricordi di terra.

10. ROVERÉ DELLA LUNA – VERVÉ RISERVA 2012 – EXTRA BRUT (DOC TRENTO)

Composizione della cuvée con prevalenza di Pinot Nero 50% e in parti uguali Chardonnay 25% (con passaggio in legno) e pinot bianco25%. La lunga maturazione sui lieviti si protrae per almeno 60 mesi.

Tre le zone di provenienza delle uve: suoli calcarei di Roveré della Luna, quelli porfirici della Val di Cambra e ancora calcari marnosi delle Colline di Trento.

Pacata l’esuberanza giovanile, il perlage si diffonde elegante nel calice dal colore già dorato. I profumi sono evoluti, ricordano il pane tostato, lo strudel di mele, la cotognata mentre un delicato tratto floreale sfuma per lasciare spazio alle note di vaniglia. Dopo la freschezza iniziale, una cremosità diffusa avvolge il palato che risente piacevolmente della dominante dell’uva a bacca rossa. La struttura è appagante e il finale riprende il timbro vanigliato.