Dopo l’esclusione di un gruppo di panificatori di territorio dal ventaglio dei fornitori del consorzio di secondo grado della cooperazione di consumo, l’associazione giovani cooperatori trentini, ha elaborato un documento in cui chiede a SAIT di chiarire la sua identità e la sua aderenza ai volori guettiani delle origini
Questo il testo integrale:
La frenesia della quotidianità del nostro millennio non aiuta a ripassare giornalmente i principi cooperativi. Noi giovani siamo testimoni diretti della scarsa messa in pratica, negli ultimi decenni, del 5º principio cooperativo (Educazione, formazione ed informazione), dal momento che riscontriamo un numero scarso di giovani soci, socie, amministratori ed amministratrici nelle nostre cooperative, in modo particolare nelle Famiglie Cooperative Trentine dove la disaffezione dei giovani è molto marcata anche per “fisiologia” del settore.
La cronaca locale degli ultimi giorni ha allarmato la nostra base sociale. L’importanza del tema ed il modo in cui è stato trattato ci ha fatto venire il dubbio che vi siano delle lacune anche sul terzo cardine del principio: l’informazione. Il riferimento è alle dichiarazioni mezzo stampa del consorzio SAIT, nelle quali i nostri soci e non solo, hanno percepito scarsa volontà della cooperazione di consumo nel promuovere i prodotti del territorio.
Così abbiamo cercato per loro una risposta su come avrebbero dovuto comportarsi “in maniera cooperativa”, le famiglie cooperative e in conseguenza il SAIT. L’abbiamo trovata nel 7° principio cooperativo (interesse verso le comunità) che recita: “Le cooperative lavorano per lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.”.
Noi giovani vogliamo capire a fondo il senso delle scelte senza filtri e senza intermediazioni, perciò ci rivolgiamo direttamente a SAIT, fiduciosi di poter girare una non felice pagina comunicativa.
CHIEDIAMO al consorzio SAIT di chiarire in che modo “Le cooperative lavorano per lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci” e nel dettaglio quali sono queste politiche e come il Consiglio di amministrazione di SAIT le interpretata concretamente.
CHIEDIAMO, con pari responsabilità, alle basi sociali delle Famiglie Cooperative di far presente nelle assemblee e nei consigli d’amministrazione, le proprie opinioni in merito a quanto SAIT andrà a chiarire. Nel contempo invitiamo chi della comunità è interessato ad esprimersi sul tema, ma non è ancora socio/a, di informarsi presso la propria Famiglia Cooperativa, riguardo le modalità di adesione e partecipazione alla società.
Chiediamo risposta pubblica a SAIT perché il tema tocca direttamente le comunità che sono esterne alle basi sociali, e perché vogliamo sia a conoscenza delle azioni concrete che ci riporterete tutta la nostra base sociale potenziale, fatta di decine di migliaia di giovani trentini/e, in modo che possano cogliere concretamente la rilevanza e l’importanza della cooperazione di consumo nella quotidianità di tutti noi. #formazionecontinua
A questo punto della storia Cooperativa Trentina, gli scritti di Don Lorenzo Guetti ci sembra chiaro risultino ostici da comprendere e attualizzare. Senza dimenticarli, proviamo intanto un’altra via. Con questo intento vi proponiamo di seguito la “dichiarazione di identità – carta dei valori e principi” (2 minuti di lettura) da cui sono estratti i principi sovraesposti.
La domanda da porsi a fine lettura, indipendentemente dalla fonte, non cambierà: sarà compito di noi Giovani territorializzare questi principi, rinvigorendo e riscoprendo l’identità Cooperativa Trentina? Una cosa è certa: NOI CI SIAMO!DICHIARAZIONE DI INDENTITA’ – CARTA DEI VALORI E PRINCIPI
Approvata nel Congresso del Centenario dell’Alleanza Cooperativa Internazionale Manchester – Settembre 1995
Definizione
Una cooperativa è un’associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente controllata.
Valori
Le cooperative sono basate sui valori dell’auto-aiuto, della democrazia, dell’eguaglianza, dell’equità e solidarietà. I soci delle cooperative credono nei valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso gli altri.
Principi
I principi cooperativi sono linee guida con cui le cooperative mettono in pratica i propri valori.
1° Principio: “Adesione Libera e Volontaria”
Le cooperative sono organizzazioni volontarie aperte a tutti gli individui capaci di usare i servizi offerti e disposti ad accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa.
2° Principio: “Controllo Democratico da parte dei Soci”
Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente a stabilirne le politiche e ad assumere le relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stessi diritti di voto (una testa, un voto), e le cooperative di altro grado sono ugualmente organizzate in modo democratico.
3° Principio: “Partecipazione economica dei Soci”
I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democratic96715363_261353931653599_3925592081250123776_namente. Almeno una parte di questo capitale, è di norma, proprietà comune delle cooperative. I soci, generalmente, percepiscono un compenso limitato, se disponibile, sul capitale sottoscritto come requisito per l’adesione. I soci allocano gli utili per uno o più dei seguenti scopi: sviluppo della cooperativa, possibilmente creando riserve, parte delle quali almeno dovrebbero essere indivisibili; benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e sostegno ad altre attività approvate dalla base sociale.
4° Principio: “Autonomia ed Indipendenza”
Le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti, controllate dai soci. Nel caso in cui sottoscrivano accordi con altre organizzazioni, inclusi i Governi, o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci ed a mantenere la loro indipendenza cooperativa.
5° Principio: “Educazione, Formazione ed Informazione”
Le cooperative forniscono educazione e formazione ai soci, ai rappresentanti eletti, ai dirigenti e lavoratori, così che essi possano contribuire efficacemente allo sviluppo delle proprie cooperative. Le cooperative inoltre informano il pubblico generale – in particolare i giovani e gli opinion leaders – sulla natura ed i benefici della cooperazione.
6° Principio: “Cooperazione fra cooperative”
Le cooperative servono più efficacemente i propri soci e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme attraverso strutture locali, regionali, nazionali ed internazionali.
7° Principio: “Interesse verso la Comunità”
Le cooperative lavorano per lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Bella domanda che andrebbe allargata anche agli altri settori visto che nessuno brilla per rispetto del 5º principio cooperativo (Educazione, formazione ed informazione).