Dal vento inizia tutto. Anche l’identità di un territorio come la Valle dei Laghi. Lecci, ulivi ma soprattutto viti. Poche altre località alpine possono vantare un culto della vite così singolare. Viti e vini di un luogo, tra acque e brezze benefiche. Una vallata dove i filari quasi si confondono nell’azzurro degli specchi d’acqua e il terso cielo blu alpino. Viti da secoli coltivate su campi strappati alla montagna. Su terrazzamenti che hanno fortunatamente impedito lo sfruttamento intensivo del territorio.
Qui non si vedono vigneti senza imperfezioni. L’estetica è ancora frutto della mano dell’uomo, del vignaiolo. Mano sicura ha piantato ‘ad occhio il filare, rispettato il crinale della collina, la (giusta) direzione dell’esposizione verso il sole del pomeriggio.
Ecco perché tuttora in questa vallata i vini si distinguono in quanto raccontano il territorio dove nascono. Racchiudono saperi. Non solo sapori. Ma come capire questa vallata? Basta lasciarsi guidare dal paesaggio. Usando il vento, l’Ora. Vènt, brezze, folate che trasmettono voci, suoni, condizionano microclimi, e quindi colture e culture.
Domani sulla piattaforma Microsoft Teams, nell’ambito del progetto Ambizione Italia, i vini dei Produttori di Toblino della collezione Vènt incontreranno on line i grandi nomi della vitienologia, della somellerie e della critica internazionali: Stevie Kim, Daniela Scrobogna,Giuseppe Carrus, Eros Teboni,Raffaele Fischetti,Gigi Brozzoni,Alessandro Marchesan,Vincent Chaperon, Philippe Chapuis e Peter Hayes. Un dialogo sul territorio e sul vino identitario della Valle dei Laghi da non perdere, introdotto da Carlo De Biasi, Lorenzo Tomazzoli,Claudio Perpruner, Nicola Caveden,Giuliano Cattoni, Luca Dattoma e Giovanni Luigi Brumat.
Il simposio inizierà alle ore 11 sul canale dedicato di Microsoft Team: CLICCA QUI
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!