Maximilian Niedermayr, presidente di Consorzio Vini Alto Adige
Per far fronte al rischio sovrapproduzione e per proteggere i prezzi, il Consorzio di Tutela della Doc Alto Adige sceglie la strada del taglio delle rese in campagna. Un drastico ridimensionamento delle uve destinate alla vinificazione di qualità che si colloca in una forbice fra il 10 e 30 %. Questa la risposta all’allarme (post) Covid del sistema Alto Adige. Mentre il Trentino, anche questa volta e anche su questi temi, sembra sparito dall’orizzonte del radar.
La proposta, elaborata di concerto con l’associazione degli enologi e il Südtiroler Beratungsring, approderà in assemblea plenaria il prossimo 15 giugno.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!