Parte decisamente con il piede sbagliato la prima edizione di TRENTODOC Festival; la kermesse sul metodo classico trentino iscritto al club Trentodoc organizzata da Trentino marketing con la partnership del Corriere della Sera. Ieri il Corrierone come d’uopo in questo casi, quando si devono dissimulare in cronaca i cosiddetti redazionali, ha dedicato al Festival un’intera paginata, affidandosi ai toni dell’apoteosi. Lo stesso giorno l’inserto economico del medesimo quotidiano, dove le notizie devono essere necessariamente più credibili e autorevoli, dedicava un paginone ai numeri, e alla resistenza, del Vigneto Italia. Tuttavia pur citando FRANCIACORTA e i suoi 20 milioni di pezzi certificati, non faceva alcuna menzione alla denominazione TRENTO. Insomma, quando la MARKETTA non dura nemmeno il tempo necessario per architettarla. #seguirabrindisi
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.