Leggo da Internet Gourmet di Angelo Peretti l’elenco dei vincitori dei tre bicchieri del Gambero 2017. Come dice lui, vale per quello che vale, ma vale. Ancora. Si conferma lo storico e impietoso confronto con l’Alto Adige premiato con 27 referenze contro le 10 del Trentino. Bolzano vanta una dozzina di tipologie, nessuno spumante; Trento tre tipologie di cui 7
Continua a leggere...Ho voluto andarci subito, fin dalla prima ora, sabato 24 alle 18 in Vicolo della Storta 1 a Trento per la riapertura della Torre del Massarello. Non solo per un doveroso omaggio al cardinale segretario del Concilio tridentino che l’abitò in quegli anni lasciandole il nome (nome che io stesso mi presi per un po’), ma soprattutto per nostalgia del
Continua a leggere...Ventotene torna di moda per l’incontro che avverrà fra pochi minuti fra Renzi, Merkel e Hollande. Meglio così, perché finora si ricordava l’isola del vento soprattutto per il confino dove sotto il fascismo venivano detenuti gli avversari del regime. Fra costoro anche quel padre della vitienologia trentina che è Ferdinando “Mario” Tonon. Coincidenza felice vuole che egli compia 97 anni
Continua a leggere...Caro Cosimo, capisco la tua provocazione, ma non credo proprio che qualcuno abbocchi. Mi meraviglierei del contrario. Scrivi che la fortezza Bastiani è in fermento, ma i tartari non si vedono: proprio così. Ma sappiamo, con Buzzati, che ci sono e questo induce a mantenere l’allerta. Mi è piaciuto che tu abbia ricordato la nostra provocazione di un paio d’anni fa con
Continua a leggere...Non so se il catalogo dell’imminente mostra vini di Trento sia in stampa o meno, ma in compenso so un altro paio di cose: 1. i cataloghi delle mostre servono per orientarsi nella scelta e per capire dove va un comparto. 2. di cataloghi aggiornati almeno uno ne abbiamo ed è quello del Punto vendita dei Vignaioli recentemente aperto ad
Continua a leggere...Il titolo della degustazione per enologi e appassionati organizzata qualche giorno fa dalla sezione trentina dell’AEEI presso la Cantina di Toblino era questo, ma lo zampino del co-organizzatore Mario Pojer raspava probabilmente attorno al Vino Santo, una gemma locale ancora troppo nascosta. Quindici campioni del Trentino, Alto Adige, Friuli, Veneto, Toscana, Umbria e Sicilia, ma anche un Sauternes di Francia,
Continua a leggere...(continua) – Senza una componente importante del territorio trentino come quella dei Vignaioli la Mostra sarebbe zoppa. Imperativo categorico, quindi, è rimuovere le motivazioni della loro latitanza rispondendo ad alcune loro recriminazioni, considerando che, a ben vedere, sono le stesse per le quali dovrebbero recriminare i vignaioli associati. Da più parti ormai si mette in discussione l’impostazione stessa che il settore
Continua a leggere...L’articolo di Sergio Ferrari e Giuseppe Michelon pubblicato oggi su VITA TRENTINA “Mostra vini per chi?” ha il merito di riproporre una questione da non sottovalutare. Non tanto perché la Mostra vini di Trento, assieme a quella di Bolzano, è storicamente la più antica a livello mondiale (che pure sarebbe una moneta da spendere), quanto per quello che essa ha dato
Continua a leggere...Ghino di tappo m’incita a raccontare qualcosa di più sulla vicenda del Caldaro, come protagonista dell’epoca in cui quel vino ottenne la DOC. Una vicenda ereditata dai veri protagonisti: il cav. Ezio Cesconi direttore dell’allora Cantina di Lavis-Sorni-Salorno, il dr. Franco Endrici, presidente del Comitato vitivinicolo e soprattutto Ferdinando Tonon che del CVP era la mente operativa. Molti altri sullo
Continua a leggere...A Trento è ormai qualche anno che non si sa più che taglio darle, a Bolzano se ne sono sbarazzati senza troppi riguardi. Parliamo delle tradizionali Mostre dei Vini di primavera, le più antiche d’Italia anzi, tanto vecchie che le prime si tenevano ancora all’ombra dell’aquila bicipite. A Bolzano nacquero dalla mutuata tradizione mercantile medievale, a Trento dai confronti fra
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