Cosimo Piovasco da Bordeaux

È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall'inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.

Secondo l‘Istituto della Grappa Trentina, il distillato di vinaccia sarebbe un toccasana per combattere il caldo. E affida il messaggio ad un singolare vademecum per sopravvivere felicemente all’estate. A questo punto cade ogni barriera e il marketing la fa definitivamente da padrone. Su tutto. Anche sul buon senso. Magari facciamola bere anche ai nostri vecchi, quelli a cui tutti consigliano

Continua a leggere...

Era da parecchio tempo che non leggevo un’analisi così lucida, precisa, dissacrante e perfino avvilente come quella tracciata ieri sul quotidiano TRENTINO da Paolo Mantovan. In poche righe e in un sol colpo smaschera l’oggettiva marginalizzazione e banalizzazione della politica e del ceto politico rispetto ai processi reali e la modificazione genetica e tumorale che ha ferito mortalmente la cooperazione

Continua a leggere...

Ieri Lorenzo Cesconi, presidente del Consorzio Vignaioli del Trentino, è stato nominato vicepresidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI), a fianco di Matilde Poggi. Un risultato importante, che dimostra il grande contributo fornito in questi anni dal ConsorzioVignaioli del Trentino alla crescita della Federazione nazionale. Con lui sono stati nominati anche un secondo vicepresidente, Gaetano Morella –(Puglia), e un segretario,

Continua a leggere...

Buon pane chiama buon vino: è una regola antica come il mondo Fra poco, alle 18.30, in piazza Lodron in occasione dell’ultima data di Moderno Live – Vignaioli in Panificio organizzata in collaborazione con i Vignaioli del Trentino, alla presenza di Matilde Poggi, da poco rieletta presidente nazionale FIVI, e alcuni vignaioli locali, comincerà la mescita di più d’una dozzina

Continua a leggere...

Assaggio casuale e piacevolissimo di questo regalo compleannesco (di Matteo) Fontanasanta Foradori 2017 IGT Dolomiti da uve Nosiola lavorate in anfora. Un assaggio, anzi una bottiglia, che mi ha confermato in un paio di convinzioni. Intanto che l’approccio di Elisabetta Foradori (ora Agricola Foradori) al vino è sempre originale, di più: singolare. Ogni sua referenza, ogni suo vino esprime sempre

Continua a leggere...

Comunicazione su meno canali social ma con più qualità su quelli prescelti, e-commerce proprietario in crescita e visto come opportunità per estendere il dialogo con i consumatori, vitigni autoctoni al centro della content strategy. Opportunità ancora da cogliere su user experience dei siti, assistenza clienti via chat e utilizzo formati Podcast per raccontare vino e territorio. Questi in sintesi i

Continua a leggere...

Qualora la richiesta di riconoscimento della denominazione di origine controllata e garantita avanzata dai produttori della Valle dei Laghi (mi pare siano otto) per il Vino Santo dovesse andare in porto (e ci sono buone probabilità che in porto ci vada davvero, e poi vedremo il perché), questa nuova DOCG in un colpo solo taglierebbe almeno due traguardi. Uno tutto

Continua a leggere...

La Tribuna di Treviso ci informa che secondo l’ISPRA, l’agenzia di stato per la ricerca ambientale, sulle colline del Prosecco, appena proclamatete patrimonio Unesco, anche i vigneti consumano il suolo, insieme al cemento e all’asfalto. Bene se la vigna è equiparata ad un cantiere, vuol dire che l’unico suolo buono, e l’unico verde buono, è quello della jungla e delle

Continua a leggere...