Cosimo Piovasco da Bordeaux

È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall'inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.

Riceviamo, dalla FIVI, e volentieri pubblichiamo —— Il “vigneto Italia” in questi giorni di fine agosto vive il momento più importante dell’anno. La penisola presenta situazioni quanto mai diverse e, a volte, assai complesse da interpretare. I Vignaioli associati FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, descrivono lo stato presente dei vigneti regione per regione, in una panoramica che evidenzia come unici

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Rimangono alcuni fatti importanti da chiarire, dopo aver ascoltato trombe e campane da campagna elettorale sulla frutticoltura e l’agricoltura trentina. Parlo della viticoltura, che un po’ conosco da agricoltore e insegnante. Vi invito a riflettere con dati micro, ma precisi. Le buone pratiche agronomiche, i cambiamenti, prendono piede spesso in silenzio: noi agricoltori siamo i primi a conoscere i pericoli

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  Avevo giurato a Cosimo di non entrare mai in argomento. Lo avevo giurato anche a me. Ma forse è meglio star dentro piuttosto che essere completamente out. Sono certo che avete notato, recepito, letto, sentito di alcuni grandi fatti di questa giornata, piuttosto significativi per la vita nazional–trentina e quindi anche per i nostri settori imprenditorial-commercial- vinicoli. Vado per

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Stimolato da Morgan Usai, che, come solito gatto sornione, ricorda il luogo comune di oggi, cioè che il nero fa…chic, dirò alcune cosette in tema di comunicazione visiva. Premetto però che il nero – fatto documentabile – nella moda degli indumenti è di moda solo perché durano di più prima di andare in lavatrice. Naturalmente se ne nasconde altri (quelli

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Negli ultimi giorni sui due blog firmati da Franco Ziliani, Vino al Vino e Le Mille Bolle Blog, sono apparsi tre interventi che, letti l’uno di seguito all’altro, forniscono un’interpretazione piuttosto verosimile del Trentino vitivinicolo. Nel bene e nel male. Intanto, sabato scorso la recensione ad un metodo classico, il San Michael Trento Doc dell’omonima maison di San Michele all’Adige.

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo ——————————————– Cari amici il vostro blog nel grigio panorama di una agricoltura trentina diretta dall’alto da mamma Provincia, federazione coop e fondazione Mach è una sorpresa. Apprezzo molto l’ospitalità sul vostro blog dello sfogo del tecnico caseario che si rivolge agli allevatori della rendena invitandoli a prendersela con sé stessi. Mi occupo di malghe e di

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All’osterietta dietro castel Beseno vedo in un angolo sontuosi libretti su “Le Strade del Vino e dei Sapori”. Ne prendo uno chiedendo il permesso al gestore: “Lo prenda tanto non costa niente”. Trovo originale questo sistema di comunicazione al turista (non ho alcuna inflessione regionale, anzi…) e mentre aspetto l’improvvisato cameriere tatuato, sfoglio 67 pagine a colori che mostrano la

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Torniamo a scrivere, dopo una breve pausa di mezz’agosto, per segnalare un bel post apparso giovedì sul blog Vino Pigro. A margine dell’evento Vinix Live 2012 ospitato a Faedo da Pojer e Sandri nel giorno di ferragosto, la giornalista veneta Elisabetta Lizzy Tosi si interroga acutamente sulle ragioni della debolezza strutturale del vino trentino. E’un intervento che Trentino Wine Blog

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