Giuliano Preghenella

Viticoltore innamorato del mio lavoro, della Cooperazione Trentina e dell'Economia di Comunione. Non ho particolari talenti sono solo appassionatamente curioso.

La tecnologia non sbaglia. Inserendo infatti la chiave di ricerca “Michele Morgante” nel mio Google Allert appena viene pubblicato in Internet un articolo o un video con riferimento a questo nome questo, viene subito segnalato, basta solo cliccarci sopra ed et voilà. Troppo bello! E così anche questa volta il video con Morgante è servito: https://www.youtube.com/watch?v=H_VT6l-4qr8&feature=em-uploademail&app=desktop Ascoltando però il professore

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Sul terzo numero del periodico MilleVigne del 2016 diretto da Maurizio Gily, e arrivato oggi nella cassetta delle lettere, leggo di una pubblicazione molto interessante che voglio proporvi e che ha come titolo: Cooperatore e imprenditore: testimonianze di successo. Il successo di una cooperativa non dipende solo dalle capacità della sua “governance” (che sono comunque fondamentali), ma anche dalla somma

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In questi lunghi anni di crisi, l’agricoltura è stato per molti un vero e proprio ammortizzatore; nel senso che per chi si trovava improvvisamente espulso dal mondo del lavoro, l’azienda agricola del nonno o del papà, fino ad allora snobbata, è diventata improvvisamente un utile e fortunato ripiego. Le associazioni di categoria, come noto ben lontane dal coltivare gli interessi

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Sala piena, oltre 200 persone, come era prevedibile, ieri in aula magna dell’Istituto Agrario di San Michele, per l’appuntamento con gli attori del biologico vitivinicolo trentino. A fare gli onori di casa il dottor Enzo Mescalchin, che ha sottolineato la tendenza espansiva del biologico in Trentino. Sotto accusa, invece, i temuti ditiocarbammati, colpevoli di causare nell’uomo malattie inguaribili, sebbene siano utilizzati

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immagine scattata poco fa nel vigneto Onchirt, nel comune di Salorno, a ridosso di Roverè  della Luna: il primo acino di Pinot Grigio sta prendendo colore Dopo tanta attesa è con gioia che si annuncia l’inizio dell‘invaiatura. Ora aspettiamo che il clima ci regali buone escursioni termiche in maniera da esaltare le componenti qualitative del futuro vino. Questa fase segna anche

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La sveglia suona inesorabile, all’ora stabilita, sono le due e un quarto, ma non di pomeriggio, di mattina. E l’appuntamento non è la partenza per le ferie, no ancora no, stavolta la levataccia è per lavoro, con trattore e atomizzatore al seguito. Le previsioni meteo e la peronospora, malattia della vite che sta flagellando i vigneti un po’ dappertutto non

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Chi è agricoltore ed ha i capelli grigi non può che essere d’accordo con l’articolo di Alessandro Riganelli pubblicato su Teatro Naturale. E’ vero, sono lontani i tempi in cui le associazioni di categoria difendevano a spada tratta le imprese associate, battagliando sui problemi più sentiti, grazie alla tenacia di un sindacato motivato e preparato e senza peli sulla lingua. Ora queste

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Forse mi sbaglio, ma sembra che ci sia dell’amarezza anche nelle parole di Sergio Ferrari nell’apprendere che è finito il sodalizio tra Cavit e Sait quando scrive: “…Basta pensare al Casteller che per anni ha rappresentato il vino quotidiano delle famiglie trentine …” e a dire il vero dispiace anche a me questa decisione, ha il sapore della sconfitta, dell’incapacità

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