Stefano Ferroni

Erano mesi che venivo descritto da un Lorem Ipsum e non mi decidevo mai a cambiarlo. Un po’ per pigrizia, ma anche perché mi piaceva che a descrivermi fosse un nonsense poetico, che parlava di un luogo remoto, lontano dalle terre di Vocalia e Consonantia … oggi però sento che è venuto il momento. Lombardo di nascita e residenza, trentino di origine e di cuore, qualche affetto mi lega anche al Piemonte. Di mestiere faccio altro, il consulente di ICT Management; fino a non molto tempo fa il vino lo ho frequentato solo dall’orlo del bicchiere. Conosco Cosimo Piovasco di Rondò da quando eravamo bambini; un giorno ho cominciato a scrivere su Trentinowine, per gioco, su suo suggerimento, e per gioco continuo a farlo. Seguo il corso di sommelier della FISAR Milano, divertendomi un sacco. Più cose conosco sul vino, meno mi illudo di essere un professionista o un esperto. Qualcuno, ogni tanto, dice di leggermi e di apprezzare questo mio tono distaccato; io mi stupisco sempre, sia del fatto che mi leggano, sia che apprezzino. E ne vado fierissimo.

Mi hanno guardato strano, al Castello di Grumello. Perché la Merera? Potevo scegliere in omaggio il vino che volevo: avrei potuto chiedere, che ne so, il magnifico Moscato. Il Colle Calvario, il bordolese un gradino sotto il cielo, era fuori discussione: lo avevo già. E invece, la Merera Brolo dei Guelfi 2015, quel vino insolito, un vitigno autoctono del Bergamasco

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Risolto il mistero del post sparito, o almeno così penso. Era un post con questo stesso titolo, ma nel titolo non era nominato il gomito, bensì un’altra parte del corpo: espressione colorita, lo ammetto, ma icastica, efficace. Tutto sommato un post piacevole, che trattava di vino come mio solito, di una serata trascorsa tra Pinot nero di Oregon, Francia e

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Dopo di noi il diluvio. I gazebo smantellati per non farli rovesciare, produttori che corrono a mettere al sicuro le casse di vino. Io corro verso la macchina tirando accidenti, qualche bottiglia sarei tornato a prenderla, prenderò solo la grandine al ritorno, per fortuna chicchi piccoli. Sono a Vinissimo 2019 a Biassono, in Brianza, dove c’è la mostra mercato dei

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Malbec e empanadas: un tuffo in Argentina per le celebrazioni della giornata mondiale del Malbec. È il Consolato argentino a Milano che organizza una serata sul vino, anzi sul vitigno, Malbec. Il clima è quello delle grandi occasioni. C’è il Console argentino Cristian Roberto Dellepiane Rawson a presentare l’incontro. C’è il miglior sommelier Fisar d’Italia 2018, Marco Barbetti, a guidare

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