Torno su questo argomento, dopo la gragnuola di commenti tempestosi al mio post di ieri “Terroir Tropicale”. E lo faccio, per cercare di spiegare meglio. Per cercare di farmi capire. Per cercare di chiarire. Poi sarà quel che Dio vorrà: anche le aule di tribunale, se qualcuno pensa davvero che quello sia il luogo dove risolvere dispute di questo genere.
Continua a leggere...Era d’estate, tre anni fa. Attraversavo la Bassa Trevigiana, quando il Piave ormai quasi si butta nel mare di Venezia. Un caldo fottutissimo. Ricordo ancora il sibilo sanguinario di zanzare fameliche. Il sudore colava lungo la schiena a inzuppare una camicia oramai da buttare. Passavo fra campi vitati, di Glera credo: un’umidità da far paura. Un’ aria densa che mi
Continua a leggere...Dopo le fatiche del cosiddetto cenone di Natale, oggi alcune brevi noterelle sparse sul vino che mi è passato sotto il naso (e in bocca) ieri sera. Pur nelle tipologie diverse, c’è una parola che fa da sintesi perfetta a quello che ho bevuto nella notte di vigilia: freschezza. Sauvignon Blanc Oxenreiter 2011 – Pochi di Salorno Una bottiglia sorprendente
Continua a leggere...“Macché Aquila Reale e Aquila Reale, questa roba qui più che un’aquila è un João de Barro”. Dunque, per chi non mastica il portoghese e i modi di dire brasiliani, spiego cosa sia un João de Barro. Dicesi, affettuosamente João de Barro, un uccellino molto diffuso in Brasile, che si costruisce il nido con il fango (barro, appunto); un simpatico
Continua a leggere...Che scherzi fa la vita. Chi lo avrebbe mai detto (io no) che avrei scritto un post e un titolo come questi, visti i miei precedenti (e attuali) non propriamente amicali con il mondo cooperativo trentino. E invece eccomi qui a raccontare (in bene.issimo) di questa bottiglia firmata da Cesarini Sforza (Gruppo La-Vis). Dunque, non saprei davvero dire se il
Continua a leggere...Che meravigliosa magia è il vino. Soprattutto alcune volte, quando dinamizza i tuoi pensieri. Quando rimette in moto la memoria e ti fa precipitare nella voragine mielosa dei ricordi. L’altra notte, prima di rincasare, mi sono fermato da uno dei miei spacciatori abituali. Ho chiesto un bianco. Fermo. Questa volta fermo. L’amico enotecaro mi ha proposto un Pinot Bianco: Moriz,
Continua a leggere...Anche per rispondere ai commentatori che rimproverano a questo blog un atteggiamento “esterofilo” e demolitivo nei confronti della denominazione TRENTO, segnalo, come del resto ho sempre fatto, le prove di degustazione compiute negli ultimi due mesi da Franco Ziliani e pubblicate su Le Mille Bolle Blog. Mi sembra si possa dire, sfogliando le pagine zilianinane, che la TRENTO si conferma
Continua a leggere...Raccolgo e rilancio il suggerimento di una nostra lettrice (Giada, qui), che ieri ha minacciato di presentarsi all’inaugurazione di Bollicine su Trento, questa sera, rigorosamente in anfibi. Femmine e maschi bollicinari, se avete intenzione di partecipare al festival novembrino del TRENTODOC, fatelo con le calzature giuste: gli anfibi, appunto. Per contestare l’imperversante e scialbo payoff che, anche a Trento, abbina
Continua a leggere...Brevi note di degustazione a memoria: essendo indaffarato in altro, amabili chiacchiere, non ho preso nota. Restano vaghe sensazioni filtrate dal tempo. Qualche giorno fa ho trascorso una piacevole serata in Casa del Vino della Vallagarina (Isera), con alcuni amici altrettanto piacevoli. Partenza con un metodo classico che si è affacciato da poco, qualche mese, sulla scena del Trento Doc:
Continua a leggere...Pubblico qui di seguito la classifica stilata dai commissari del concorso enologico MondoMerlot di Aldeno (26,27,28 ottobre 2012), tralasciando ogni considerazione di merito. Che pure si potrebbe fare a proposito della scarsa visibilità assegnata alle etichette trentine, se si fa eccezione per il monumentale Pivier IgT Dolomiti di Cesconi. Anche questo dovrebbe far riflettere sulle politiche agricole che in questi
Continua a leggere...