Dopo l’introduzione della versione Rosé, su richiesta della cooperazione trentina, nuova modifica al disciplinare del Prosecco Doc: allargati i confini del vigneto anche alla provincia di Trento e accanto alla Glera introdotta anche la varietà Mueller Thurgau, purchè in purezza. Le prime bottiglie, a marchio Cavit, sono già arrivate sugli scaffali di Unicoop Toscana a prezzo scontato (-30%) e sembrano

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Era da parecchio tempo che per tanti motivi, anche estetico – politici, non bevevo un TRENTO. Ma, soprattutto, erano tanti anni che non bevevo un TRENTO, così versatile,  così abbracciante, così profondo, così tridimensionale. Così buono. Così TRENTO. È capitato qualche settimana fa. Ancora in tempo di quarantena; una bottiglia riemersa dagli angoli nascosti e dimenticati della cantina: Vervè Riserva

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Giuseppe Bepi Catarin con Franz Hass —————————————- Sui media di settore sono apparsi diversi ricordi dopo la scomparsa di Bepi Catarin per decenni funzionario di riferimento del settore vitivinicolo veneto, del Nord Est e oltre. Pochi, fra le migliaia di viticoltori trentini l’hanno conosciuto direttamente, ma molti gli debbono gratitudine. Vallagarina, Valdadige, delle Venezie assieme a denominazioni minori e prestigiose,

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Dunque, dopo un tira e molla giocato in punta, e non solo in punta, di argomentazioni enologiche, sociologiche, antropologiche e giuridiche il Prosecco (Doc) Rosé è nato. La base Glera potrà essere conciata con il Pinot Nero (fino al 15 %) per acconciare il vino in mille sfumature rosa e in variazioni che potranno esprimersi dal brut nature fino all’extra

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“Italiani, volete lavorare in vigna? Preparatevi, imparate, c’è lavoro per tutti!” L’appello viene da Marco Simonit, CEO di Simonit&Sirch Vine Master Pruners, che interviene nel dibattito suscitato dalla notizia che Martin Foradori Hofstätter, famoso vignaiolo di Termeno, ha addirittura dovuto noleggiare un aereo per far arrivare dalla Romania un gruppo di lavoratrici specializzate nel lavoro in vigna, non trovando personale

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A quanto parte non basta nemmeno una seduta spiritica per far riemergere dalle nebbie dell’ignoto e dal mistero degli inferi la produzione enologica trentina. Non ci riesce nemmeno la carta vini di un ristorante luxury (ex stella Michelin) come La Casa degli Spiriti di Costermano, situato ad uno sputo dal confine gardesano fra Veneto e Trentino. In questi giorni post

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[illustrazione a cura di Domenico La Cava©] Martin Foradori Hofstätter, il celebre produttore pinotnerista di Termeno, per mandare avanti le sue campagne si avvale di lavoratrici straniere. Nello specifico romene. E va bene. Niente di male (o tutto di male) nel ricorrere stabilmente e strutturalmente al cosiddetto esercito industriale di riserva. Siccome nei giorni scorsi le sue otto lavoranti erano

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