[ Immagine gentilmente concessa da winemag.it ] Il pluralismo è uno degli elementi costitutivi del vino territoriale. Forse il più importante. Di sicuro è imprescindibile. Il pluralismo delle esperienze vinicole radicate dentro il territorio crea valore. valore economico e valore sociale. Un valore progressivo che accresce la qualità e plasma il profilo identitario di un territorio che si arricchisce e
Continua a leggere...Ristoranti, vini, prodotti tipici: Il Trentino gode buona salute Al nuovo ristorante Peter Brunel, d’impronta dannunziana, di Arco l’Oscar New Entry 2020 della Guida Best Gourmet of Alpe Adria. Nella sezione vini premiato come miglior rosso il mitico Teroldego Sangue di Drago di Marco Donati Dalla jota slovena ai canederli di casa nostra, dai fuzi istriani con il ragù di
Continua a leggere...A margine del seminario – degustazione “Non solo Trento, non solo Trentodoc” che lunedì 17 febbraio ha animato l’Enoteca Provinciale di Trento – Palazzo Roccabruna, il collettivo di Territoriocheresiste ha voluto celebrare il ruolo attivo e formidabile degli uomini, alcuni purtroppo recentemente scomparsi, che hanno esercitato, ed esercitano, un ruolo attivo e insostituibile nella promozione, nella produzione e nella politica
Continua a leggere...[paypal-donation] LOCANDINA DELL’EVENTO IN PDF Un viaggio esplorativo, fra teoria e pratica, nella tradizione e l’attualità del metodo classico trentino. Questo sarà il filo rosso della serata prevista per il 17 febbraio 2020 a Palazzo Roccabruna – Enoteca Provinciale di Trento (Trento, ore 20,30). Indagare la declinazione locale nella metodologia classica consentirà di guadagnare una prospettiva cognitiva nuova e sorprendente
Continua a leggere...[*] colorita espressione trentina liberamente traducibile in italiano con: “Siamo proprio con il culo per terra“ La telefonata dal vecchio professore e decano dei giornalisti agricoli trentini arriva di buon mattino. Da cronista, cerca notizie: “Cosa pensi stiano facendo di questi tempi quelli del nostro settore vitivinicolo?”, chiede. Gli rispondo: “Magari stessero facendo qualcosa!”. E aggiungo: “Il guaio è che
Continua a leggere...Mi capita solo ora sotto gli occhi uno dei soliti pistolotti prenatalizi che la stampa (digitale) di settore dedica al Trento Doc per aiutare la denominazione a spingere un po’ i consumi durante le feste. A parte il pistolotto, che resta sempre il solito pistolotto encomiastico, Italia a Tavola fa anche un utile riassunto dei numeri, non tutti verosimili a
Continua a leggere...A quindici giorni dall’acquisizione del Gruppo La-Vis, il consorzio di Ravina si ritira dall’Oltrepò. Tre anni fa Cavit era entrata con i piedi pesanti negli affari oltrepadani, acquisendo il 30 % delle quote della prestigiosa, ma decotta, La Versa, con un investimento di poco più di un milione. Un’operazione, condotta sul filo del rasoio per bloccare l’espansione dell’aggressiva Cantina di
Continua a leggere...Qualche lettore ha fatto notare che a parte la contrarietà agli oligopoli vitivinicoli trentini, non si capisce bene dove noi (A.T./B.R.) si voglia andare a parare. Giusto. Se questo è ciò che resta, vuol dire che l’articolo di qualche giorno fa non era chiaro abbastanza, avendo dato per scontato che il pregresso del discorso fosse noto a tutti. Allora, a
Continua a leggere...Non ce n’è uno. Nella serata dedicata dalla Fisar Milano alla guida alle 100 migliori bollicine di Slow Wine non c’è un Trento, a pagarlo a peso d’oro. Credo che per questa serata siano state usate le bottiglie che i produttori avevano mandato per Fermento, ma che erano rimaste chiuse; c’è anche in programma di usarli, questi vini rimasti, per
Continua a leggere...Uno dei più bei riconoscimenti, forse sul serio il più bello, che mi siano capitati, e che mi è capitato oggi, è questo: la famiglia Lunelli, Roberta “Madame Abate Nero” Lunelli e Roberto Sebastiani, mettono a disposizione un Clesurae 2002 in formato Magnum della loro collezione privata e intima per il corso ABC del Vino che ho contribuito ad organizzare
Continua a leggere...