adriano orsi

Fin dal primo giorno in cui il disastro della Colli Zugna si manifestò e fu esposto al pubblico ludibrio, mostrando apertamente il volume di fuoco di un’inaudita violenza di classe,  scrivemmo che la chiave di lettura, la cifra interpretativa, quella autentica, andava ricercata nel contesto. Mettemmo le mani avanti, fin da subito, giurando che ad appassionarci non era la caccia

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Forse, anzi sicuramente, non era mai accaduto che due pezzi grossi del calibro di Adriano Orsi, presidente di Vivallis e per una decina d’anni, fino a qualche mese fa, presidente di Cavit, e Mauro Baldessari, uno fra gli enologi – direttori (di Vivallis) che ha lasciato un segno marcato e prestigioso sull’enologia trentina, prendessero insieme la parola per denunciare le responsabilità

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Decideranno questa sera i soci di Vivallis a chi mettere un mano il loro futuro. Adriano Orsi, presidente in scadenza, cerca la riconferma. Ma le ambizioni dell’ex presidente di Cavit, potrebbero sfumare di fronte alla candidatura a sorpresa di Roberto Maffei, ex sindaco di Rovereto ed ex amministratore della cantina negli anni Novanta. Vivallis: 800 soci, 900 ettari di vigneto

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Qualche tempo fa ho trascorso una bella mattinata passeggiando e chiacchierando amabilmente fra la raggiera dei vigneti ancora in vendemmia di Maso Romani, la tenuta gestita da Cavit, ma di proprietà dell’omonima Fondazione benefica, collocata fra Trento e Rovereto, all’altezza di Volano, nel cuore di quella piccola sotto zona della denominazione Marzemino Superiore dei Ziresi. Lo scrivo oggi, perché è

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Un silenzio assordante. Scusatemi la figura retorica, ma non mi viene nessun altro incipit efficace, se non questo scontato ossimoro per descrivere il clima che circonda l’elezione, che avverrà fra dieci giorni, dei nuovi vertici di Cavit. Il mondo cooperativo vitivinicolo sembra paralizzato dentro un mutismo che rasenta l’omertà. Il consorzione di Ravina è un colosso da 160 milioni di

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E’ strana la vita. Soprattutto quando ci si occupa di battaglie perdute. Fra qualche giorno, il 16 luglio, i vertici di Cavit – il presidente Orsi, il direttore generale Zanoni, l’enologo Faustini – insieme ai ricercatori FEM, presenteranno le risultanze di 12 anni di ricerca sul Marzemino. L’appuntamento, si legge nell’invito inviato ai fortunati selezionatissimi dell’indirizzario Cavit, è fissato a

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Comunicato stampa   VINO, ITALIA PERDE 7.000 ETTARI ALL’ANNO, ALLEANZA COOPERATIVE: “UTILIZZARE LE AUTORIZZAZIONI DEI NUOVI IMPIANTI PER AUMENTARE LA SUPERFICIE DELL’1%”       29 ottobre 2014 – Aumentare dell’1% la superfice vitata dell’Italia, sfruttando tutto il potenziale di crescita consentito dalla nuova normativa europea, così da incrementare il patrimonio viticolo nazionale, la cui superficie è di 640.000 ettari,

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Prendo a prestito l’infografica pubblicata sull’edizione di martedì del quotidiano L’Adige, per ribadire, ad un anno di distanza (qui il primo post), che in Trentino, negli ultimi 30 anni, si è consumata in silenzio una modificazione genetica della viticoltura. Una strage. A cui, a mio avviso, è corrisposta anche una modificazione antropologica dei trentini. Sul campo sono caduti, sempre in

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