La spumantistica classica trentina poggia su colline che occupano circa un terzo dell’intera superficie vitata, investita soprattutto dagli idonei Chardonnay e in misura minore da Pinot nero. La seconda caratteristica fondamentale è appunto la quota altimetrica, diciamo dai 250 m slm in su. Con produzioni unitarie ben minori dei fondovalle e costi ben superiori. Per questo serve un’attenzione particolare, sia
Continua a leggere...Ripartiamo quindi dalla considerazione che il Trentino vitivinicolo è oggi orientato alla concentrazione strategica su un paio di brand per i vini fermi e su un brand nella spumantistica mc. Ovviamente con le eccezioni che, sul piano dell’immagine, pesano più del crudo dato numerico delle quantità misurate. Il sistema, così impostato pare reggere, con i bilanci dei brand in sistematica
Continua a leggere...Si dice che prevenire sia meglio che curare, ma al predittore – di solito – non è riservata l’attenzione che incassa il curatore. Il quale, se va bene, farà poi il miracolo. Spesso, quindi, non servirebbero miracoli per curare una situazione se si desse la dovuta attenzione alla prevenzione. Elementare Watson, come chiosava Sherlock Holmes al suo amico che in
Continua a leggere...[Malaria – Paola Attanasio] L’apertura del Muse a Trento è stata una bella soddisfazione per Michele Lanzingher, l’utopista archeologo che del Museo delle Scienze fu l’ideatore, il tenace sostenitore ed anche il realizzatore. Su progetto di Renzo Piano e con i soldi della PAT, s’intende. Molti hanno già scritto che sarà una cosa importante per Trento e il Trentino e
Continua a leggere...Avevo giurato a Cosimo di non entrare mai in argomento. Lo avevo giurato anche a me. Ma forse è meglio star dentro piuttosto che essere completamente out. Sono certo che avete notato, recepito, letto, sentito di alcuni grandi fatti di questa giornata, piuttosto significativi per la vita nazional–trentina e quindi anche per i nostri settori imprenditorial-commercial- vinicoli. Vado per
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