Un silenzio assordante. Scusatemi la figura retorica, ma non mi viene nessun altro incipit efficace, se non questo scontato ossimoro per descrivere il clima che circonda l’elezione, che avverrà fra dieci giorni, dei nuovi vertici di Cavit. Il mondo cooperativo vitivinicolo sembra paralizzato dentro un mutismo che rasenta l’omertà. Il consorzione di Ravina è un colosso da 160 milioni di
Continua a leggere...Ogni tanto una buona e bella notizia. Ieri sul far di mezzogiorno sono entrato in un negozio di paese, la Famiglia Cooperativa di Avio. Ero di passaggio e dovevo procurarmi qualcosa per il pranzo. Ecco la sorpresa: in apertura dell’area “vini e bevande” del negozio, ho trovato un’intera scaffalatura, ben allestita, dedicata ai vini territoriali. Ai vini di tutte le
Continua a leggere...Caro Massarello, sei un rètore. Se nella vita non ti fossi dedicato con successo ad altro, avresti raggiunto ottimi e meravigliosi risultati nella retorica arte. Detto questo – con l’affetto che spero tu colga -, provo a mettere in ordine alcuni pensieri sparsi, circa la questione enantina. E mi scuseranno i nostri quattro lettori se la mia prosa non risulterà
Continua a leggere...Scommetto che se di lui scrivessi cose come vignaiolo eroico o viticoltore estremo, come si usa ora nei salotti del fighettume enoico, mi manderebbe in mona in due secondi. E non mi rivolgerebbe più la parola chissà per quanti anni. Quindi evito il gergo retorico e cerco di raccontare quello che ho visto. Senza togliere e senza aggiungere. Paolo, Paolo
Continua a leggere...Caro Tiziano (Mellarini), ti scrivo. Questa volta abbandonandomi a toni molti diversi dalle sciabolate che fino ad oggi mi sono permesso, amicalmente, di usare nei tuoi confronti. Ma la gravità, e la grevità, dellla situazione lo impone. Sulla tua Vallagarina enologica, sta precipitando in picchiata Jo Condor, eteroguidato dalla devastante strategia annientativa dei grandi gruppi industriali managerializzati e quindi deterritorializzati
Continua a leggere...Un brevissimo post per segnalare ai nostri lettori tre interessanti interventi apparsi in questi giorni sulla rete. Interventi che a vario titolo hanno a che fare con i temi che affrontiamo quotidianamente anche noi. Intanto l’editoriale dell’amico Angelo Peretti apparso oggi su Internet Gourmet, a proposito del vino dei Vignaioli del Trentino. L’interrogativo che aleggia fra le righe di questo
Continua a leggere...Nella sequenza di foto che seguono, due immagini di altrettanti uomini politici trentini, di destra e di sinistra, di centro e di chissà cosa, corsi al capezzale dei vigneti lagarini violentemente percossi della grandine, che martedì mattina si è abbattutta sulla Bassa Lagarina (Masi di Avio). La prima ritrae l’espressione affranta e luttuosa dell’assessore all’Agricoltura e al Turismo della Provincia
Continua a leggere...Non mi stancherò mai di ripetere, anche su questo blog, che le parole sono importanti. E parto proprio da qui. Parto dalle parole stampate sull’etichetta frontale della bottiglia prodotta, insieme, dai Dolomitici, il gruppo degli 11 vignaioli natur, chiamiamoli così – Castel Noarna, Cesconi, Dalzocchio Elisabetta, Elisabetta Foradori, Eugenio Rosi, Maso Furli, Molino dei Lessi, Pedrotti Gino, Poli Francesco, Vignaiolo
Continua a leggere...Non è solo una cantina: è un maso. Che è qualcosa di più e di più complesso di una semplice azienda agricola. E’ una delle più tipiche costruzioni coloniche, e insieme sistema di economia rurale, della tradizione trentina. Nel cuore dei Campi Sarni, il maso di Vallarom – che prende il nome dal toponimo dell’arcigna valle di origine glaciale che
Continua a leggere...La cooperazione deve tornare alle origini e abbandonare “certe” velleità imprenditoriali. Ha scelto la platea inquieta dei soci della cantina di Avio (5 milioni di euro di perdite accumulati nel 2008 e guadagni per i soci falcidiati del 50 % nel giro di un anno), ha scelto questa sede, venerdi sera, Diego Schelfi, presidente della cooperazione trentina, per lanciare il
Continua a leggere...