Leggo su Slow Wine, il decalogo metodo classicista postumo della nota guida. Scorro i nomi e mi viene da pensare: oddio, è scattata la congiura! Fra i dieci metodo classico, suggeriti dal curatore della lista, infatti compare un solo TRENTO (Maso Martis Dosaggio Zero, segnalazione fra l’altro meritatissima e condivisibilissima); Una sola menzione al pari dell’Oltrepò Pavese (Monsupello – Brut 2009),
Continua a leggere...Dopo le fatiche del cosiddetto cenone di Natale, oggi alcune brevi noterelle sparse sul vino che mi è passato sotto il naso (e in bocca) ieri sera. Pur nelle tipologie diverse, c’è una parola che fa da sintesi perfetta a quello che ho bevuto nella notte di vigilia: freschezza. Sauvignon Blanc Oxenreiter 2011 – Pochi di Salorno Una bottiglia sorprendente
Continua a leggere...Riceviamo e volentieri pubblichiamo ——————————————— Castel Noarna (Nogaredo di Trento), domenica 3 giugno ore 14: Il Liberi Viticoltori Dolomitici presentano Ciso 2010 – Lambrusco a Foglia Frastagliata La viticoltura trentina riparte dalle Dolomiti (Igt). Ma soprattutto riparte dai Dolomitici, l’associazione degli undici Liberi Viticoltori, così amano definirsi, che domenica 3 giugno a Castel Noarna, per la prima volta si
Continua a leggere...Un nuovo metodo classico made in Vallagarina. E’ stato presentato sabato pomeriggio, in premiere assoluta, a Castel Noarna; un centinaio gli appassionati di vino, provenienti un po’ da tutto il nord est, che, pur sotto la pioggia, hanno aderito con curiosità all’iniziativa messa in campo da Marco Zani, il vignaiolo-ristoratore di Rovereto. Si tratta di un Blanc de Blanc, brut,
Continua a leggere...A riprova della confusione comatosa in cui versa il Trentodoc, cosa su cui ci stiamo esercitando quasi quotidianamente, la notizia di questi giorni: Castel Noarna, una delle aziende agricole trentine di maggior pregio, uscirà a dicembre con la sua prima bottiglia di metodo classico. Un Brut, quasi Extra, Blanc de Blanc, che però non aderirà al marchio istituzionale dello spumante
Continua a leggere...Si chiama Sol. Come sole, in dialetto trentino. E Sol come solo, sempre in dialetto. Dunque un vino che nasce con un’esposizione perfetta al sole in tutte le ore del giorno. E di cui ne sono state prodotte solo 600 bottiglie. E solo da uve coltivate, e vinificate, con tecniche naturali. Sol, insomma. Si tratta di un Sauvignon trentino, annata
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