Non è una novità che io sia un amante dello Chardonnay. Tuttavia, da quel che capisco, e dai numeri in circolazione, temo di essere uno dei pochi. Comunque, quando ne trovo uno come questo, diciamo che mi viene da dire: grazie Signore e, se puoi, rovesciamene addosso una secchiata. E poi c’è la sorpresa di incontrare un vino così, che
Continua a leggere...Capitare per caso su un’enoteca on line e scoprire una IGT Vallagarina, una delle denominazioni di ricaduta più low cost del Trentino, posizionata su una fascia medio – alta (prezzo pieno euro 65,50, prezzo scontato euro 52,00), mi ha fatto piacere. Anzi di più. Il vino è il VICTORIAE, blend di Bronner (una delle più promettenti varietà resistenti) e Chardonnay.
Continua a leggere...Obiettivo centrato: se questo è il risultato dei vini senza solfiti aggiunti, allora direi che gliela si può fare tranquillamente. E pure amabilmente. Sto parlando di Télos 2014 – IGT VENETO – Tenuta Sant’Antonio (Colognola ai Colli – VR). Un blend di Garganega (80%) e Chardonnay (20%) . Confesso che questa mescola, solfiti o non solfiti, la conoscevo già: tempo fa
Continua a leggere...di Mauro Baldessari* – Nella mia mensile chiacchierata telefonica con il giornalista Sergio Ferrari, che normalmente riguarda l’attualità delle problematiche di mercato, ho evidenziato come ci si stia trovando in una situazione inaspettata (rispetto alle previsioni post vendemmia) e che sostanzialmente la commercializzazione dei vini vendemmia 2015, bianchi in modo particolare, stia volgendo ormai alla fine, data la limitatezza della
Continua a leggere...Partite di minor pregio acquistate fuori provincia per produzioni Charmat Il vino base spumante Chardonnay della vendemmia 2015 è stato venduto senza difficoltà a prezzi soddisfacenti. Lo afferma l’enologo Mauro Baldessari, direttore della cantina Vivallis Sav di Nogaredo che però tiene distinti due tipi di acquirenti: le cantine importanti che hanno acquistato le partite migliori destinandole alla produzione di spumante
Continua a leggere...Un commentatore (Zagor) oggi si chiedeva, se i 340 mila quintali di uve Chardonnay che si raccolgono più o meno ogni anno in Trentino, servano per produrre TRENTO. Sì, in parte finiscono nel TRENTO. Occhio e croce circa un terzo di queste uve diventano base spumante. Sei numeri forniti nei giori scorsi dal presidente di Istituto Trento Doc Enrico Zanoni
Continua a leggere...Anche il numeri della vendemmia 2015 diffusi pochi giorni fa da Consorzio Vini del Trentino, confermano il profilo ormai consolidato del vigneto trentino e la sua funzionalizzazione estrema al mercato internazionalizzato del vino merce. Come capita ormai da anni il 75 % delle uve raccolte è rappresentato dalle varietà bianche e il resto dalle rosse. Un disequilibrio a favore di Pinot Grigio
Continua a leggere...Oggi sono entrato in locale alla buona. Anzi, mi sono seduto fuori, ad un tavolino sulla veranda. Ero in compagnia di un degustatore Onav, stavamo organizzando un appuntamento insieme per settembre. Alla barista abbiamo chiesto un vino bianco. “Buono o comune?“, ci ha chiesto lei. Siamo andati sul buono, senza fare troppe domande. Dopo qualche minuto il vino è arrivato. Io e
Continua a leggere...Scrivo di un vino che non c’è. O meglio di un’annata che, dopo 12 anni, credo sia ormai fuori commercio; perché, invece, quel vino – Trentino Doc Bianco -, è ancora in produzione sebbene siano cambiate decisamente l’etichetta e, in parte, anche la composizione varietale, e sia ancora uno dei prodotti di punta della cantina, posizionato su una fascia di prezzo attorno
Continua a leggere...di Massarello – In direzione ostinata e contraria, cantava Fabrizio De André. Una musica che in salsa trentina rispedisce al mittente la denuncia di ogni ipocrisia permettendosi il vezzo d’infischiarsene anche della forza dissacrante dell’ironia. Ribaltata pure quella, altro che Charlie Hebdo. Ostinatamente, la minestra è sempre la stessa insipida zuppa continuamente riproposta con una protervia che giustifica più di un
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