C’è un futuro per lo Chardonnay del Trentino? Ne andiamo scrivendo e discutendo ormai da parecchio tempo. Il 30 % del vigneto trentino è coltivato a borgogna bianca. Ma il sogno di trasformare questa enorme quantità di uva in metodo classico, è un sogno ormai naufragato. La produzione di mc è ormai stabile da alcuni anni attorno agli otto
Continua a leggere...Il post “Declinazione Chardonnay, declinazione Charmat” dell’altro giorno mi ha fatto sfogliare un vecchio Catalogo della XVIII Mostra dei Vini Tipici Trentini (17-26 aprile 1954). La breve enografia dei vini trentini chiude con il capitoletto spumanti: giusto 60 anni fa in degustazione erano tre. Al mitico – e fino ad allora unico – Gran Spumante Ferrari si erano aggiunti
Continua a leggere...“A noi ci ha rovinati il perfezionismo di San Michele: ci hanno insegnato a fare vini perfetti, da manuale, che però non tenevano mai conto del gusto in evoluzione del consumatore, del principio della bevibilità”. Sono le parole di un enologo di vaglia, che oggi ricopre un ruolo di primo piano nel sistema vinicolo cooperativo trentino, a proposito del successo
Continua a leggere...E se avesse ragione lui? Il professor Attilio Scienza, dico. Leggo ora a pagina 15 della rivista Affari di Gola un articolo, rubricato come La Provocazione, che riprende alcune dichiarazioni che l’illustre accademico ha rilasciato qualche settimana fa a Soave, durante il Festival Durello&Friends. Sostiene, il professore, che il futuro della spumantistica italiana sta nel metodo Charmat (Matinotti, Cavazzani, Cesarini
Continua a leggere...Oggi, per caso, ho assaggiato Maybe, lo Charmat lungo tutto Chardonnay prodotto in Trentino dall’Azienda agricola Salizzoni di Calliano (Tn). Cosa dire: mi è piaciuto. Fresco, esottizzante (forse anche erotizzante, ma quello forse dipendeva dalla situazione e dall’accompagnamento), facile e gradevole da annusare e da bere. Cose che sono tutt’altro che uno svantaggio. Tutt’altro. Insomma uno Charmat fatto bene e
Continua a leggere...Ieri, mentre speseggiavo fra le corsie di un supermercato del Basso Trentino, mi è scappato l’occhio, oddio mi scappa sempre, fra gli scaffali del vino. Fra le altre ho notato una bottiglia, diciamo così, pasquale da 2,59 euro. Uno Charmat cooperativo, ma questa volta la cooperativa è veneta, anzi la più grande coop vinicola del Veneto (e se non erro
Continua a leggere...Vengo a sapere solo oggi dal blog Vino al Vino, dell’ultimo prodotto in stile bollicine messo in cantiere dal gruppo La-Vis. Uno Charmat lungo o Spumante breve (qualcuno forse ha ripescato dal cassetto il cosiddetto metodo Cavazzani?), con il quale la cantinona commissariata intende lanciare la sua sfida all’ultimo sangue niente meno che al Prosecco. Bene. Non sto qui ad
Continua a leggere...Scrivo questo post, solo per segnalarvi l’ottimo intervento pubblicato su Osservatorio del vino, a firma di Primo Oratore (non spaventatevi, nel sito poi trovate anche nome e cognome del blogger). L’articolo affronta una bottiglia, e non solo, su cui mi ero ripromesso di scrivere anch’io: Maso Palt, lo Charmat roveretano di Marco Manica (Longariva). Una bottiglia centoxcento Pinot Nero spumantizzato
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